In Italia è appena passata la mezzanotte, a Los Angeles sono le tre di pomeriggio. Ci siamo messi a letto, e come sempre diamo l'ultima scrollata distratta alla home di Facebook. Così, senza senso, senza logica, perché è un'abitudine. E, senza la stessa logica, appare ciò che non avremmo voluto leggere. Perché non ci pensi, perché non è considerabile una notizia del genere. Un primo piano, uno dei tanti che lo hanno immortalato in una fugace ma folgorante esistenza, annuncia che Angus Cloud has passed away at the age of 25. Come è possibile? Abbiamo letto bene? Del resto, la foto è di A Shot., una pagina social che ha dedicato molti post ad Angus durante la messa in onda di Euphoria, enfatizzando a dovere un profilo di accecante bellezza umana e artistica.
Sì, abbiamo letto bene, TMZ è stato il primo a riportare la notizia, a cascata tutte le altre. Il sonno è passato, restiamo sospesi. Non avremmo mai considerato che un normale 31 luglio, di una normale estate, potesse stravolgere il corso di un istante. È tutto terribilmente vero. Angus Cloud, tra i talenti più puri di una Hollywood meno artificiosa e più umana, è morto a venticinque anni. Non è umanamente accettabile, se di umanità si tratta, anche solo sfiorare l'idea che uno come lui, giovane e meraviglioso, possa non esserci più. Non è tollerabile condividere il dolore con un fuso orario opposto. Non è concepibile sentirsi profondamente colpiti da una perdita che ci sfiorerebbe soltanto, senza appartenerci davvero, se non fosse che lui, Angus Cloud, era uno di noi, uno che sentivamo vicino.
Proteggete Fez, proteggete Angus
Angus Cloud, come è stato scritto e detto, era un ragazzo da "proteggere". Proteggete Fez. Proteggete Fez, a tutti i costi. Perché il suo Fezco, personaggio più amato di Euphoria, era la (prima) dimostrazione del suo raffinato talento. Scontato dirlo, fondamentale ricordarlo, pure se in Italia non era così famoso (e i suoi film postumi, Your Lucky Day e Freaky Tales, probabilmente, non li vedremo mai). Un talento di cristallo, pescato per caso o per destino: mentre girovaga per Manhattan - lui che era californiano - venne avvicinato da una donna. "Mi starà truffando", pensò Angus, quando la donna gli chiese se fosse disponibile per un'"audizione". Nessun dettaglio, nessun particolare, nessun accenno a quella serie che avrebbe rivoluzionato il linguaggio televisivo, fotografando l'allegorica disperazione di una manciata di teen-ager americani.
Angus Cloud: il tributo di Sam Levinson, Colman Domingo, Questlove e delle altre star
Quella donna, raccontò poi Angus, lavorava per Jennifer Venditti, una delle più influenti casting director del nuovo cinema indipendente americano. American Honey, Good Time, Diamanti Grezzi, e appunto Euphoria. Roba sua. Casting perfetti, lontani dalla geometria e dai volti puliti, vicini invece ad un umana e vulnerabile profondità. C'aveva visto giusto anche 'sta volta, Jennifer Venditti. Non fu comunque facile convincere Angus per quello che sarà lo sliding doors della sua vita, che non prevedeva un futuro da attore. Sì, sarebbe stato uno spreco, eppure i piani di Cloud, parlavano chiaro: un biglietto di sola andata per la East Coast, puntando poi all'Irlanda, dove risiedeva gran parte della sua famiglia. Lavorare, guadagnare, trovare la propria strada.
Occhi limpidi, cuore puro
Il resto è storia: Angus Cloud accetta, ritrovando in Euphoria quella Zendaya con cui aveva condiviso gli studi ad Oakland, California. Perché la vita è strana, ed è anche spietata. Angus Cloud è a suo agio nel ruolo, si diverte, gioca con la faccia da duro, tenendo per mano il suo cuore buono. Angus, che chiamiamo per nome, porta con sé quello sguardo impossibile da guastare. Occhi puri, limpidi, malinconici. E un sorriso, appena accennato, che stenderebbe chiunque. Proteggete Fez, esortavano i fan di Euphoria, intanto che scopriva l'amore accanto a Lexi Howard (Maude Apatow), un'altra delle figure più amate della serie HBO, formando con lei un attimo di pace in un caos perverso e schizzato. Bisogna proteggere Fez prima che il mondo faccia i danni. Prima che il mondo entri e distrugga un'umanità fuori posto che avremmo tanto voluto abbracciare. Ecco, come non detto. L'arco narrativo di Fez "Fezco" O'Neill si chiude in tragedia alla fine della seconda stagione. Poco importa, però: il sacrificio di Fez ci ha fatto scoprire un attore pazzesco.
Euphoria 2, la recensione del finale: la serie sarà ancora la stessa?
Uno da tenere in considerazione, e guarda caso uno da proteggere. I copioni arrivano, le chiamate si inseguono. Pure un podcast in coppia con Simon Rex (altro irregolare da proteggere), nella collana dei podcast targati A24. E poi le copertine, le interviste, i photo shooting. Una dimensione inaspettata, che calzava a pennello sul profilo dell'attore. Perché la vita è strana, ma è anche spietata. Allora, accade che il 14 luglio 2023 muore suo papà, con cui era particolarmente legato. Accade che il dolore è troppo, tutto insieme. Insopportabile, inguaribile. La perdita apre una voragine. Lacera il corpo e la testa, l'oscurità lo sfiora, portandolo a con sé. "La settimana scorsa Angus ha dato l'addio a suo padre, e stava affrontando intensamente questa perdita", dichiara la famiglia nel comunicato, che rende ormai superflua la nottata. "[...] Angus ha parlato apertamente della sua lotta per la sua salute mentale, e speriamo che la sua morte possa essere un monito per tutti quelli come lui, che non devono sentirsi soli a lottare in silenzio". Perché, se non è ancora chiaro, l'amore dilaniato può far morire. Altroché. E Angus Cloud, occhi belli e cuore dolce, è morto proteggendo lo stesso amore per cui ha velocemente vissuto.