American Horror Story, Coven: commento all'ep. 3x06 The Axeman Cometh

Jazz a tutto volume, per un episodio suggestivo e a tratti anche inquietante, anche se non del tutto riuscito. Tra sedute spiritiche e sorsi di assenzio, le ragazze dell'Accademia commettono una leggerezza.

Il plot

L'episodio si apre con un flashback risalente a quasi un secolo fa, ai tempi in cui un misterioso serial killer - che i media soprannominarono L'uomo con l'ascia - seminava il terrore a New Orleans, uccidendo la gente nelle loro case, ma a sua volta fu fatto fuori da un gruppo di suffragette. Diversi anni dopo, Zoe, insieme a Queenie e Nan, evoca incautamente lo spirito dell'assassino e sarà proprio lui, involontariamente, ad aiutarle a scoprire dov'è nascosto il corpo di Madison e di conseguenza anche la macabra passione di Spalding per le bambole.
Allo stesso tempo Cordelia torna a casa, e si confronta con i suoi poteri, che si sono intensificati dopo l'aggressione con l'acido.

Cosa ci è piaciuto di questo episodio:
  • La congiura al buio. Il flashback, che è una nuova incursione nella cronaca per American Horror Story, visto che il serial killer con l'ascia è realmente esistito, è sicuramente affascinante e inquietante, ma la sequenza in cui le suffragette, vestite con un saio nero, congiurano contro l'assassino e lo uccidono è semplicemente magnifica. Forse la cosa migliore di un episodio non del tutto convincente, anche se suggestivo.

  • Angela Bassett. La sua Marie Laveau ci ha conquistati sin dagli inizi di Coven, ma la sua "chiacchierata" con Hank, il marito di Cordelia - che scopriamo essere anche un cacciatore di streghe - mette in luce la sua regalità, il suo fascino e il suo eloquio tagliente. E anche se commissiona un "lavoretto" non da poco ad Hank - quello di far fuori tutte le streghe dell'Accademia - ci tiene a precisare che non è stata lei a gettare acido in faccia a Delia: "Ti sembro una talebana?"

  • Misty, una strega col pollice nero. Innaffiatrice di cadaveri, ed espertissima nel riportare in vita qualsiasi defunto - anche quelli ridotti malissimo - la streghetta dalla riccia chioma bionda ci fa tantissima simpatia, con i suoi vestitini new age, le cure a base di fango, i dischi di Stevie Nicks. E un po' dispiace quando uno spaesatissimo Kyle le sfascia mezza casa. Ma aspettiamo il momento in cui il suo lato oscuro - perchè sicuramente ne ha uno - verrà fuori.

Cosa non ci ha convinto di questo episodio:

Rispetto ai precedenti episodi, questo The Axeman Cometh è più approssimativo nella scrittura - alcune dinamiche narrative sembrano un po' forzate e buttate giù con meno cura rispetto alle altre puntate. Anche se gli standard restano comunque alti e il tema resta affascinante.

Note a margine

L'uomo con l'ascia, come dicevamo prima, è realmente esistito, e tra il 1918 e il 1919 uccise dieci persone a New Orleans, ma a differenza di quanto si racconta in questo episodio, non fu mai catturato. I cittadini reagirono con coraggio alle sue aggressioni, dicendosi anche pronti ad affrontarlo, ma l'identità di The Axeman - che qui è interpretato da Danny Huston - resta tuttora ignota così come le motivazioni che lo spinsero ad uccidere. Qualcuno parlò anche di delitti a sfondo razziale, visto che buona parte delle vittime erano italo-americani, secondo altri invece si trattava di qualcuno che cercava di promuovere (in maniera un po' drastica) la musica jazz.
In ogni caso il plot di questo episodio - con l'assassino con l'ascia evocato accidentalmente con una seduta medianica - a noi ricordano un vecchio horror degli anni Ottanta, Spiritika, di Kevin Tenney.

What's next?

Ci ha fatto un po' sorridere l'incontro galante tra The Axeman e Fiona e non sappiamo come potrà evolversi. Ma questo episodio ha introdotto tante novità nella storyline: il ritorno di Madison, e l'imminente "fioritura" di Myrtle (non a caso il suo nome significa mirto, che è una pianta), ma soprattutto il ruolo di Hank, più consistente di quanto sembrasse agli inizi.

Movieplayer.it

4.0/5