Mentre in tutto il mondo spopola The Avengers di Joss Whedon, arriva in Italia un altro bizzarro gruppo di persone fuori dal comune, quello alla base della serie TV Alphas, in onda l'estate scorsa sul canale americano via cavo SyFy. Una citazione d'obbligo, quella dei Vendicatori Marvel non tanto perchè attuale, ma perchè ha più di quanto si possa pensare in comune con la serie che fa il suo debutto il 17 Maggio su Rai 4: il co-creatore Zak Penn, co-soggettista del film Disney/Marvel insieme a Whedon. Qui Penn si affianca a Michael Karnow per raccontare le vicende di un gruppo di cinque persone con abilità particolari denominate appunto Alphas e guidate dal dottor Lee Rosen per lavorare al servizio del Defense Criminal Investigative Service, l'organo investigativo del Dipartimento della Difesa, per indagare su quei casi che coinvolgono altre persone come loro, altri Alphas.
Cinque i protagonisti: Gary Bell, Cameron Hicks (Warren Christie), Rachel Pirzad (Azita Ghanizada), Nina Theroux (Laura Mennell) e Bill Harken (Malik Yoba). Il più giovane del gruppo, Gary, è un ragazzo autistico che vive con la madre; ha l'abilità di vedere e interagire con i segnali wireless che si trovano nell'aria ed è usato dal gruppo soprattutto per rintracciare e seguire indizi telematici oppure sospettati attraverso la rete globale di comunicazione. E' in grado di comunicare ed è quasi del tutto autosufficiente, ha una disperata sete di indipendenza e nel corso della prima stagione mostra di riuscire a seguire le complessità etiche e morali del suo lavoro intraprendendo una sorta di amicizia con un'Alpha che ha una sorta di abilità simile alla sua ma che appartiene a un gruppo di "nemici". Proseguendo in ordine anagrafico troviamo Rachel, l'addetta alle analisi scientifiche del team. La giovane donna è un ex analista della CIA che ha l'abilità/sfortuna di avere un'impressionante sviluppo dei cinque sensi, dono che le ha portato più svantaggi che benefici, almeno fino a quando il dottor Rosen non l'ha reclutata per il suo gruppo. Rachel è in grado di usare i suoi occhi al pari di un microscopio e il suo udito riesce a identificare perfino i battiti cardiaci delle persone. Purtroppo queste qualità le hanno reso la vita molto difficile influenzando molto anche il suo rapporto con la famiglia, situazione con cui la vediamo combattere spesso. La seconda presenza femminile è rappresentata da Nina, una donna affascinante la cui voce ha il potere di manipolare la volontà altrui, qualcosa che il dottor Rosen definisce Iper-Induzione. Nina ha sempre usato questa prerogativa per ottenere quello che vuole, vivendo una bella vita e infischiandosene delle conseguenze. In seguito a un drammatico incidente collegato direttamente alla sua abilità, Nina cambia drasticamente stile di vita e si affida a Rosen per superare il suo trauma. Il suo potere è talmente sviluppato che se decidesse potrebbe usarlo per uccidere, causando irreparabili danni cerebrali. E' una buona amica per Rachel e di fatto le due approfondiscono la loro amicizia durante il corso degli episodi, fino a diventare coinquiline. Nina ha una forte connessione anche con Cameron, che ci viene presentato nel pilot come l'Alpha a cui il gruppo sta dando la caccia. Cam è un ex marine ed è caratterizzato da una iper attività cinetica, cosa che gli consente di esaminare il movimento molto più velocemente rispetto alla media, riuscendo ad esempio a stabilire la perfetta traiettoria di un oggetto nel momento stesso in cui viene lanciato. Tuttavia in caso di forte stress l'abilità di Cameron fa cilecca, lasciandolo effettivamente in uno stato di totale scoordinamento.
In ultimo troviamo Bill, un ex agente dell'FBI che ha perso il posto a causa del suo potere, la capacità di incrementare notevolmente la sua forza fisica in seguito a stress emotivi. Una sorta di Hulk che però riesce, quasi sempre, a controllare la sua abilità a comando. All'inizio della stagione lo vediamo tentare il tutto per tutto per riconquistare il suo status di agente mentre allo stesso tempo cerca di dare un contributo al team prendendo in mano le redini delle indagini in quanto 'professionista' sul campo. Tenta di fare da liason con gli agenti del Dipartimento della Difesa, ma la sua condizione di Alpha lo rende ai loro occhi un diverso di cui non ci si può fidare. Il suo dualismo come Alpha e agente governativo troverà comunque una risoluzione grazie all'aiuto di Rosen e Gary. Alla loro guida, come dicevamo, il dottor Rosen, brillante psichiatra, umanista, dai forti principi morali; Rosen ha a cuore in primis il benessere dei suoi pazienti e li guida in sedute di terapia singole e di gruppo per aiutarli ad accettare la loro unicità e i problemi che derivano dalle loro abilità fuori dal comune. Questo sua caratteristica non si limita soltanto ai suoi 'Alphas' ma anche a quelli che il governo vuole chiudere sotto chiave perchè criminali o pericolosi. Di fatto la sua innata bontà e il suo senso della giustizia cozzano contro i parametri stabiliti dal DOD e spesso lo vediamo trasgredire alle regole per aiutare un Alpha in difficoltà. Ha un legame particolare molto solido con Gary, per il quale prova dei sentimenti di affetto paterno, Nina, che è stata la prima Alpha a far parte del suo team e Rachel, che ha molte più difficoltà rispetto agli altri ad avere una vita normale.
Composta da undici episodi per lo più autoconclusivi, ma già rinnovata per una seconda stagione da 13 che andrà in onda in USA nel corso dell'estate, Alphas non rinuncia ad impostare da subito una sua mitologia, introducendo un gruppo noto come Red Flag come filo conduttore di alcuni dei casi presi in esame, nonchè alcuni interessanti personaggi ricorrenti, nonchè alcuni intriganti Alpha incontrati nel corso degli episodi, tra i quali citiamo la Skylar Adams di Summer Glau.Senza trascurare un aspetto non secondario: la serie si muove nello stesso universo narrativo di altre due serie SyFy, Warehouse 13 ed Eureka, andando ad arricchire quel mondo e creando i presupposti per futuri cross-over tra le serie del canale via cavo.
E' ovviamente evidente dalla premessa che non si possa considerare una serie originale nei temi e nell'impostazione, ma risulta più che godibile per gli appassionati del filone, per alcune interpretazioni del suo eterogeneo cast, in particolare Ryan Cartwright nei panni di Gary, e per alcune scelte nella messa in scena che sanno rendere estremamente coinvolgenti e drammatiche alcune movimentate sequenze d'azione.
Ma soprattutto la serie può essere quello che Heroes, sulla lunga distanza, non ha saputo essere e rappresenta una buona speranza per il futuro, ammesso che i suoi aspetti più intriganti siano confermati e sviluppati nella nuova stagione.