L'abbiamo amata in WandaVision e attendevamo con curiosità la serie Marvel dedicata a lei: Agatha All Along, dal 19 settembre su Disney+, ci porta nel mondo colorato e allo stesso tempo oscuro di Agatha Harkness, strega centenaria interpretata in modo brillante da Kathryn Hahn. Sconfitta da Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), Agatha si ritrova sola e senza poteri. Incoraggiata da un misterioso adolescente (Joe Locke) che sembra sapere molto su di lei, è decisa a riprendersi la sua magia.
Ma non può farlo da sola: le serve una nuova congrega di streghe. Va allora alla ricerca delle persone giuste con cui seguire la Strada delle streghe, che presenta non pochi pericoli. Nel cast di Agatha All Along anche interpreti strepitose come Patti LuPone e Aubrey Plaza, nei ruoli rispettivamente di Lilia Calderu e Rio Vidal.
Tra canzoni (The Ballad of the Witches' Road è un pezzo magnifico, interpretato da Hahn e dalle altre protagoniste sul palco del D23), senso dell'umorismo e il nome di Mefisto che viene pronunciato nel terzo episodio, nella nostra intervista l'attrice ci spiega cosa significa per lei essere una strega.
Agatha All Along: intervista a Kathryn Hahn
Nell'Universo Marvel la magia esiste. Ma Kathryn Hahn ci crede? La protagonista di Agatha All Along: "Credo nella magia e penso che la si possa trovare ovunque si cerchi, se si sceglie di crederci. Potrebbe esserci della magia, suona banale, lo so, anche in una farfalla!".
E a proposito di figure magiche: nel terzo episodio della serie una strega pronuncia il nome di Mefisto: lo abbiamo già visto o lo vedremo? "Non potrei dirlo. Posso solo dire che il suo nome per noi non era proibito sul set". E la ballata? Potrebbe essere l'anticipazione di uno spettacolo teatrale: "Al momento non ci stiamo pensando. Ma ci piacerebbe molto. Non credo che nessuno si opponga a cantare la ballata su un palco ancora una volta. Il D23 è stato molto divertente".
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Agatha Harkness tra senso dell'umorismo e rabbia
Agatha Harkness può essere spietata e anche spaventosa, ma ha un grande senso dell'umorismo. Abbiamo visto che sa cantare e ballare, ma come se la caverebbe in uno spettacolo di stand-up comedy? Hahn: "Penso che sarebbe una stand-up cattivissima! È più da roast. Costringerebbe il pubblico a ridere di cuore, altrimenti lo farebbe sparire per sempre. Penso che farebbe dei roast a molti personaggi Marvel, che prenderebbe in giro per i loro stupidi poteri".
Agatha è anche piena di rabbia, una rabbia antica, che si porta dietro da secoli. È sempre un'emozione negativa o, come nel suo caso, può essere una risorsa? L'attrice: "Credo che nessuna emozione sia negativa. Senti quello che senti. E credo che la rabbia sia così repressa, soprattutto per le donne. Quindi bisogna sfogarsi in qualche modo. Bisogna però prestare attenzione al modo e al contesto. Penso sia legittima. Non credo sia un male. Ti sta solo dicendo qualcosa".
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Le streghe di Agatha All Along
Nella serie Marvel vediamo che le streghe moderne fanno cose considerate belle: hanno negozi di candele profumate, pubblicano ricette sui loro profili Instagram. Chi sono quindi le vere streghe oggi? Hahn: "Credo che chiunque possa essere una strega, se è connesso. Penso che ci siano molte giovani che sono streghe perché iniziano ad ammirare le generazioni più anziane e vedere la loro saggezza e capiscono che, se saranno abbastanza fortunate, quello è il loro futuro. Penso anche che significhi semplicemente essere consapevoli. Quindi si tratta soprattutto di saggezza, di credere in se stessi. Quindi, sì, le vedo dappertutto. Le persone che dicono di essere streghe sono davvero eccitanti, soprattutto perché si tratta un gruppo di persone che è stato sempre perseguitato per essere esattamente quello che è. Penso che sia vero anche per tutti coloro che si sentono poco considerati o rappresentati. Ai margini dell'essere una persona. Sono davvero in sintonia con l'alterità dell'essere una strega".