Non c'è nulla di meglio di un film da vedere nel più totale relax casalingo. Un'abitudine decennale, da quando i videonoleggi erano il punto di riferimento degli appassionati e dei cinefili. Poi, con l'arrivo di internet è cambiato tutto e, comodamente a casa, abbiamo a disposizione innumerevoli bacheche con innumerevoli titoli. Cinema internazionale e cinema italiano, film per tutti i gusti da vedere e rivedere. Un'enorme videoteca a portata di connessione, dalle infinite possibilità, suddivisa per generi. Perché poi l'obbiettivo del pubblico è sempre quello di ricercare una buona storia, magari supportata da un buon cast. E se la storia in questione sia di produzione italiana, magari anche meglio.
Del resto, lo abbiamo visto agli ultimi David di Donatello, quanto lo spettatore sia centrale anche durante le premiazioni. Allora, se il nostro compito è anche quello di indirizzarvi verso le visioni casalinghe, ecco che in streaming su NOW ci sono quattro grandi film italiani per quattro generi diversi: iniziamo con C'è ancora domani di Paola Cortellesi (che hai David ha vinto sei premi), poi troviamo Palazzina LAF di Michele Riondino, La Chimera di Alie Rohrwacher presentato a Cannes 2023 e ancora Adagio, noir metropolitano di Stefano Sollima.
Palazzina LAF, il cinema sociale di Riondino
Storia vera, verissima, di un abuso e di un sopruso lavorativo, per quello che è stato l'ottimo esordio alla regia di Michele Riondino. Siamo a Taranto, nel 1997. Il complesso è quello dell'ILVA, anche se non c'è mai un riferimento diretto. Gli operai, tra orari massacranti e qualche colpo di tosse, ruotano attorno al polo siderurgico che sfama centinaia di famiglie. Al centro della storia c'è Caterino Lamanna, interpretato dallo stesso Riondino. Un uomo gretto, poco furbo, in qualche modo avido. Verrà sfruttato dai dirigenti aziendali come spia infiltrata, denunciando i moti riottosi degli operai. Tuttavia, abbagliato dal "non fare nulla", chiede anch'esso di essere trasferito nella fatidica Palazzina LAF, in cui sono confinati gli operai scomodi, nel quale affrontano turni di lavoro senza fare nulla. Quello di Michele Riondino, che ai David ha vinto tre premi, tra cui Miglior Attore Protagonista, Miglior Attore Non Protagonista (Elio Germano) e Miglior canzone originale (La mia terra di Diodato), è cinema sociale che si fa anche spaccato pop, seguendo un'estetica e una narrativa ben precisa, e già riconoscibile.
La Chimera, il realismo magico di Alice Rohrwacher
Presentato in Concorso a Cannes 2023, La chimera di Alice Rohrwacher è stato uno dei migliori film italiani della scorsa stagione. Un dramma, sì, ma anche una storia d'amore, un film d'avventura, una riflessione magica sul tempo, sulla morte, sulla vita. Siamo nella Tuscia degli Anni 80 quando conosciamo Arthur (Josh O'Connor), archeologo inglese che, pare, abbia il dono della rabdomanzia. Per questo, viene ingaggiato da un gruppo di tombaroli che, senza scrupoli, violano e razziano le tombe etrusche, così da ricettare i preziosi reperti. La Chimera, che trovate in streaming su NOW, è cinema italiano che guarda all'internazionalità, raccontando una storia in qualche modo universale, dove l'amore e l'enigma coincidono nello stesso spazio di narrazione.
C'è ancora domani, il dramma della commedia di Paola Cortellesi
Quasi quaranta milioni al box office e la rivoluzione dolce di Paola Cortellesi che, grazie a quello che definirà "il cast dei sogni" riuscirà a parlare una lingua pop ma al contempo ricercata. La violenza che diventa un ballo, rendendo il messaggio ancora più efficace. Al centro Delia, donna semplice di una Roma che si è risvegliata dalla Seconda Guerra Mondiale. Delia è sposta con Ivano (Valerio Mastandrea), bruto e gretto marito, che alza tanto il bicchiere quanto le mani. Tuttavia, lo sguardo di Paola Cortellesi, equilibrato e mai banale, sia nelle scelte tecniche che musicali, è anche carico di speranza, di umanità, di coraggio. Allora, grazie allo spirito popolare di una grande interprete diventata anche grande attrice, C'è ancora domani resta e resterà come manifesto di un cinema italiano che vuole cambiare, ripartendo però dalle certezze. Un successo che continuiamo a sottolineare e rimarcare, soprattutto oggi che il film si può riguardare anche a casa.
Adagio il noir urbano di Stefano Sollima
Un thriller, un action metropolitano. Adagio di Stefano Sollima, presentato in Concorso a Venezia 2023, gioca con l'immaginario criminale romano per destrutturare il genere, facendone un dramma umano, nonché generazionale. La storia è scandita all'interno di 24 ore: il giovane Manuel, con il volo dell'esordiente Gianmarco Franchini, si ritrova invischiato in un complotto. Figlio di Daytona (Toni Servillo), un ex criminale ormai vecchio e malato, cercherà l'aiuto di due vecchi amici del padre, ossia Cammello (Pierfrancesco Favino) e Poliniuman (Valerio Mastandrea). Clima bollente in una Roma stretta dagli incendi e dalla violenza, Adagio è accompagnato dalle musiche dei Subsonica e dalla fotografia di Paolo Carnera che, con maestria, traduce al meglio i colori dolenti di un noir ragionato e catartico.