"Siamo della stessa materia di cui sono fatti i sogni" scriveva William Shakespeare. Se c'è un cineasta che di sogni, di illusioni, di viaggi nella mente ha fatto la sua poetica questo è Christopher Nolan. Inception, The Prestige, Memento sono qui a testimoniarlo. Eppure, uno dei registi più influenti della nostra era, a sua volta, ha un suo sogno. Quello di dirigere un film di James Bond. Sì, un nuovo capitolo dell'Agente 007, un blockbuster in piena regola. Un tipo di film che, apparentemente, si potrebbe pensare lontano dal cinema di Nolan. E invece è più vicino di quello che si può pensare. Il sogno di un Bond Movie diretto da Christopher Nolan è anche il sogno di tanti di noi. Sarebbe un Bond all'ennesima potenza.
La notizia, arrivata qualche settimana fa, che Nolan avrebbe discusso con la Eon Productions di Barbara Broccoli della possibilità di dirigere i prossimi due film di James Bond, ha riacceso le speranze di molti. Andiamo a vedere allora da dove nasce questa passione. E perché Christopher Nolan è la scelta perfetta per il prossimo James Bond.
La spia che mi amava, il Bond Movie preferito da Nolan
La grande sorpresa, qualche anno fa, è stata quella di sapere che anche Christopher Nolan, uno dei grandi registi del cinema di oggi, era uno di noi. Sì, un vero fan, uno che da ragazzo, da spettatore, non perdeva un film di James Bond. Il suo preferito? Un grande classico, Agente 007, la spia che mi amava, il terzo film dell'era Roger Moore, e probabilmente l'apice raggiunto per quello che riguarda l'era dell'attore inglese. Nolan ha ottimi gusti, perché La spia che mi amava ha tutto: mistero, location esotiche, romanticismo, una Bond Girl bellissima, dei villain da antologia, tecnologia. E, soprattutto, grandi sequenze d'azione. Ed è proprio la maestria delle sequenze dei film di Bond, iperboliche ma contemporaneamente credibili, che Nolan ha sempre amato. Si tratta di sequenze che, vista anche l'epoca, non avevano effetti digitali, ma un grosso lavoro sugli stunt. Ed è proprio quello che Nolan ha cercato riprodurre nel suo cinema postmoderno, anche quando avrebbe potuto fare qualsiasi cosa grazie al computer e agli effetti speciali.
James Bond: Christopher Nolan in trattativa per dirigere due film prima dello sciopero
Inception e Al servizio segreto di Sua Maestà
E infatti è proprio grazie all'ispirazione dei Bond Movies che Christopher Nolan è riuscito a creare sempre nei suoi film delle sequenze d'azione che avevano davvero un senso di realismo. In un'era in cui, con le tecnologie a disposizione, avrebbe potuto ricreare qualunque effetto, ha comunque scelto di girare alla vecchia maniera, su set reali e con gli stunt. Una delle sequenze più emozionanti della sua carriera, quella sulla neve di Inception, è presa dichiaratamente dalle sequenze sugli sci di uno dei film più affascinanti della saga, Agente 007, al servizio segreto di sua maestà (sequenze altamente spettacolari che sono presenti anche ne La spia che mi amava).
Il Bond innamorato
Ma, a proposito di Al servizio segreto di sua maestà, Nolan sembra aver preso per alcuni suoi film anche, in parte, il mood di quell'opera. Che, per la prima volta, vede Bond in preda ad uno struggimento amoroso per l'amata Teresa (Diana Rigg). Nei film di Nolan spesso abbiamo visto questo tipo di atteggiamento nel protagonista. Proprio in Inception, tutto ruota intorno all'amore perduto di Dom Cobb (Leonardo Di Caprio) per Mal (Marion Cotillard). E anche Tenet, storia di spionaggio per eccellenza, vede il protagonista innamorarsi di una donna (Elizabeth Debicki), che è proprio la compagna del boss, il villain del film: una situazione tipicamente Bondiana. Un Bond innamorato, poi, è una situazione che abbiamo ritrovato nell'era Craig.
Tenet: Christopher Nolan tra Hitchcock e James Bond
Il cavaliere oscuro - Il ritorno e Vendetta privata
Ma la lunga storia d'amore tra Christopher Nolan e James Bond non finisce certo qui. È in occasione de Il cavaliere oscuro - Il ritorno che il regista rende tutto ancora più esplicito. La lunga e spettacolare sequenza d'apertura, infatti, riprende alla perfezione la prima scena di 007 Vendetta privata, secondo e ultimo film con Timothy Dalton. Si tratta di una sequenza di un dirottamento aereo girato in pieno volo da togliere il fiato. In quell'occasione Nolan ha ammesso la sua ammirazione per il mondo di James Bond, e soprattutto per gli artisti - i maestri degli stunt - che hanno coreografato e realizzato quelle sequenze. Tanto da aver chiamato proprio loro per realizzare l'incipit del suo terzo e ultimo Batman.
Tenet: il Bond Movie di Nolan
Inception e Il cavaliere oscuro - Il ritorno. Due indizi fanno una prova, quindi. Ma ci sarebbe anche il terzo. Secondo alcuni, infatti, Nolan avrebbe già girato il suo Bond Movie, cioè Tenet. È sicuramente così. Nolan ha girato il suo film di spionaggio perfetto, con tanto di topoi narrativi cari al format di 007: il complotto per distruggere il mondo, il momento dei gadget (quella che in Bond è la sezione Q...), la "Bond girl" (in questo caso Tenet Girl), la donna bella e pericolosa legata al suo nemico. Certo, era puro Bond con un fattore in più: quel gioco con il tempo, quel modo per invertire il flusso temporale e riavvolgere il nastro della vita. Irreale e impossibile: in un film di Bond non sarebbe proprio possibile farlo.
Lo 007 di Nolan non potrà essere un altro Tenet
Ed è proprio per questo che i dialoghi, avvenuti in passato e di recente, tra Christopher Nolan e le Eon di Barbara Broccoli non hanno portato ancora a dei risultati. La produzione in questo è sempre stata molto severa: il Bond Movie ha delle regole ben precise, una ricetta che va sapientemente dosata in ogni suo ingrediente, usato nelle giuste dosi. In ogni suo film, si sa, Nolan vuole libertà assoluta, e proprio questo lo aveva portato a lasciare la Warner e raggiungere la Universal per girare nella massima libertà il suo Oppenheimer. La partita tra Barbara Broccoli e Christopher Nolan si giocherà proprio su questo: su quanta libertà avrà l'autore e quanto deciderà di attenersi al copione, piuttosto rigido, del film di James Bond. Lo 007 di Nolan non potrà essere un altro Tenet, questo è chiaro.
Christopher Nolan, un vero filologo bondiano
Eppure siamo sicuri che Christopher Nolan sia la migliore scelta per portare nuovamente sullo schermo l'agente segreto più longevo e amato della storia del cinema. Christopher Nolan ha dimostrato di essere un profondo conoscitore del personaggio e dei film della saga, intesi come atmosfera, struttura, qualità e stile delle scene. Un vero e proprio filologo, insomma. Chi meglio di lui piò rileggere il cinema di James Bond, rinnovarlo senza tradirlo? Nolan ama troppo quel tipo di film per non fare il miglior film possibile, per far sì che non ci siano elementi stridenti con la tradizione. L'Agente 007 con lui sarebbe in buone mani: Nolan sarebbe una sorta di curatore testamentario delle volontà di Ian Fleming. E poi, come pare sia già successo, lavorerebbe con Neal Purvis e Robert Wade, sceneggiatori degli ultimi film di 007.
Bond Begins dopo Batman Begins?
Nolan sarebbe più che mai importante proprio in questo momento. A ogni era di Bond, infatti, è corrisposto un nuovo inizio, nel senso che ogni attore portava con sé qualcosa di nuovo. La storia però andava avanti, c'era la continuity. Bond iniziava da dove aveva finito il precedente. Solo con l'era Daniel Craig è successo qualcosa di diverso: Casino Royale, il primo dei cinque film interpretati dall'attore, ripartiva da zero, dagli inizi, era un reboot. Era, appunto, un Bond Begins, come in tanti avevano fatto notare. E allora chi meglio del regista che ha già fatto Batman Begins, cioè ha fatto ripartire da zero un personaggio iconico e codificato come Batman? Oggi più che mai, con l'uscita di scena clamorosa e indelebile di Daniel Craig in No Time to Die, il nuovo Bond sarà per forza un reboot. Chiunque sia l'attore protagonista, il confronto con Daniel Craig sarà davvero duro. E allora più che mai servirà un'idea forte. E uno come Nolan è in grado di dare una direzione decisa e forte alla franchise.
Un Bond come Dunkirk o Oppenheimer?
Ma come potrebbe essere il Bond di Nolan? Non sarà certo Tenet, come vi abbiamo detto. Non andrà contro le leggi della fisica, non avrà espedienti fantascientifici. Non sarà nemmeno Inception, non avrà a che fare con i sogni. Nolan, però, come suo solito, potrebbe giocare con la componente del tempo: scomponendo il racconto su più piani temporali, dilatando e poi accelerando la narrazione, tornando indietro, non alla maniera di Tenet, ma anche con dei flashback. Che non fanno parte del canone dei film di Bond. Ma, se fossero ben costruiti, diciamo: perché no? Il suo Bond potrebbe essere un po' Dunkirk, un po' Oppenheimer.
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O muori da eroe o vivi troppo a lungo da diventare il cattivo
Ma, soprattutto, il Bond di Nolan potrebbe essere davvero un viaggio nella mente di Bond. Niente di onirico, come abbiamo detto. Ma, se lo intendiamo come un ancora maggior approfondimento psicologico, è qualcosa di cui il nuovo Bond avrebbe bisogno. Oggi i blockbuster non sono più contenitori vuoti, ma, come abbiamo visto, hanno sempre bisogno di più sfaccettature. Un Bond di questo tipo sarebbe in linea con quanto fatto, ad esempio, già da Sam Mendes in Skyfall: il senso di età che avanza, i fantasmi del passato, le zone oscure della sua famiglia. C'è ancora tanto di non detto nel personaggio di Bond che andare a cercare tra le sue ombre, tra i meandri della sua personalità, nel non detto di tutti questi anni di saga, che Nolan potrebbe davvero fare un grande lavoro. Non è un caso che Skyfall sia stato definito il "cavaliere oscuro" dei film di Bond. E che, mai come in questi cinque film di Craig, sia stato definito con un appellativo che non veniva mai usato prima: un assassino. Ricordate? "O muori da eroe o vivi troppo a lungo da diventare il cattivo".
E se il Bond di Nolan fosse come Spectre?
Oppure, potrebbe andare anche in un altro modo. Ricordate Sam Mendes. Dopo il primo, rivoluzionario Skyfall, con il suo secondo Bond Movie, 007 Spectre, spiazzò ancora girando un Bond classico che più classico non si può. In teoria, anche Nolan potrebbe decidere, almeno a livello formale, di girare un film classico, mettendo ogni cosa a suo posto, ma come solo lui sa fare. Ricordate cose aveva fatto la franchise da Skyfall in poi? Aveva cominciato a introdurre degli elementi iconici/storici della saga: l'Aston Martin di Goldfinger, Eve Moneypenny, M che era di nuovo un uomo. E così via. Una delle strade che potrebbe intraprendere il nuovo corso di Bond potrebbe essere proprio quella della valorizzazione dell'eredità da parte di chi la conosce come nessun altro. Ma con Nolan non sarebbe un'operazione legacy fine a se stessa. Aspettatevi di tutto. Storie che potrebbero parlare di memoria, di illusione, di rimpianto.
Ma la cosa più interessante è che Christopher Nolan potrebbe portare nella saga di James Bond la sua poetica, le sue tematiche, le sue ossessioni. E allora sarebbe davvero interessante guardare dei film di 007 che sarebbero al solito, carichi di azione mozzafiato, di sex appeal, di fascino e di mistero. Ma con delle storie che potrebbero parlare di memoria, di illusione e di voglia di farsi ingannare, di rimpianto e di senso di colpa. E ancora, della possibilità e impossibilità di vedere, nella capacità o meno di vedere. Temi intensi. Come il Bond di cui abbiamo bisogno oggi.