Un caso di coscienza - Stagione 3

Il corpo di Margi, una bellissima modella, viene trovato nel laghetto del circolo del golf di Trieste. Un delitto eccellente che scuote la città. Rocco, che è appena diventato padre di una bambina, accetta di difendere la sorella della ragazza uccisa e mette Alice e Virgilio ad indagare sul caso. Nello studio c'è un nuovo arrivato, Marco Sorrentino, figlio di un famoso pubblicitario amico di Rocco, che non ha una gran voglia di lavorare e comincia a corteggiare Alice entrando in conflitto con Tasca. L'inchiesta giudiziaria è nelle mani di Stefano Croce, il magistrato più duro della Procura, esperto in reati di corruzione, che ha accettato di occuparsene solo perché pressato dal Procuratore Capo Marotta. Margi aveva amanti ricchi e insospettabili, che adesso temono di finire coinvolti in uno scandalo. Molti sono amici del banchiere Persiani, uomo potente e padre di Virginia, che Croce deve sposare. L'autopsia di Margi rivela che la ragazza è morta in un luogo diverso da quello del ritrovamento del cadavere e che è stata uccisa da una potente dose di cocaina tagliata con stricnina. L'indagine ha una svolta con l'arresto di Alex, il suo ex fidanzato. Nell'auto del ragazzo, infatti, viene trovato un quantitativo di droga la cui composizione è identica a quella che ha ucciso Margi. Alex si dichiara innocente ma il suo alibi non regge e il caso apparentemente sembra chiuso.

Proseguono le indagini sulla morte di Margi e la posizione di Alex si aggrava: non c'è traccia della pattuglia di carabinieri da cui il giovane sostiene di essere stato fermato la notte dell'omicidio. Scatta il rinvio a giudizio, ma Rocco nutre dubbi sulla colpevolezza di Alex, rafforzati dalla scoperta che lui e Margi avevano progettato l'acquisto di una villa molto costosa fuori città: dove pensassero di trovare il denaro per pagarla, resta un mistero. Intanto Libero Sorrentino, stimato pubblicitario, viene arrestato per corruzione. È forse in qualche modo anche lui legato alla morte della ragazza? Nel rapporto conflittuale tra Sorrentino e il figlio, interviene Alice e tra lei e Marco cresce un'attrazione che per entrambi non è facile controllare. Sebbene Rocco si faccia in quattro per far ottenere a Libero gli arresti domiciliari, non riesce a spuntarla con il granitico magistrato di ferro, Stefano Croce. E quando Sorrentino muore, tra la disperazione del figlio e i sensi di colpa di Rocco, entrambi non credono all'ipotesi del suicidio: prima di morire Libero aveva, infatti, dichiarato al figlio di avere un asso nella manica e che presto l'avrebbe giocato per scagionarsi...

Il suicidio in carcere del pubblicitario Libero Sorrentino ha messo sotto pressione il sostituto procuratore Croce, che comincia a chiedersi se il suo comportamento sia stato eticamente corretto. Virgilio e Rocco hanno scoperto che l'alibi fornito da Alex per la notte in cui Margi è stata uccisa contiene alcuni elementi di verità. Il ragazzo afferma di aver tamponato l'auto dei carabinieri che l'avevano fermato ed effettivamente Virgilio trova dei frammenti di un fanalino posteriore, oltre alla registrazione della videocamera di una discoteca in cui Alex si trovava pochi minuti prima della morte di Margi. Intanto, dopo il suicidio del padre, Marco è tornato a lavorare nello studio e Alice comincia con lui una storia che mette definitivamente in crisi il suo rapporto con Giacomo. Convinto dell'innocenza di Alex, Rocco rinuncia al mandato della sorella di Margi, diventa il suo difensore e costringe Croce a concedergli gli arresti domiciliari. Ma sembra chiaro che Alex sa molto più di quello che ha dichiarato.

Le indagini sull'omicidio dell'ambigua e affascinante Margi sembrano a un punto morto. Ma il ritrovamento di una perizia medico-legale rivela chela ragazza, al momento della morte, aveva ingerito acqua con cloro. Il Sostituto Procuratore Croce e il commissario Randazzo indirizzano le nuove indagini verso la villa con piscina di Libero Sorrentino. Quando Croce scopre che qualcuno si è introdotto nella villa, convoca Rocco e Marco insinuando che possa essere stato lo stesso Sorrentino ad uccidere Margi. Marco reagisce sdegnato, ma ammette di essere stato lui a rompere i sigilli. Intanto Rocco scopre che Alex ha fatto perdere le sue tracce. Indagando sul suo passato, viene a sapere che era stato indagato per un misterioso furto al caveau della Procura e che tutti gli altri membri della banda sono morti in circostanze misteriose. Nella villa di Sorrentino viene scoperto un secondo cellulare. I dati presenti nell'apparecchio potrebbero rivelarsi utili per spiegare quanto accaduto al momento del delitto, ma il cellulare sembra totalmente danneggiato ed è solo grazie all'intervento di un tecnico che viene rimesso in funzione e riconsegnato allo stesso Croce. Il magistrato, rimasto solo, scarica sul computer i dati presenti nel cellulare e scopre una foto che ritrae una donna e un uomo in atteggiamento intimo. La donna è Margi e nell'uomo Stefano Croce riconosce inequivocabilmente suo suocero, il potente finanziere Persiani.

Croce affronta Persiani e gli annuncia che lo iscriverà nel registro degli indagati perché lo sospetta dell'omicidio. La reazione di Persiani è gelida. Ammette di essere stato l'amante di Margi, ma di non avere nulla a che fare con la sua morte. Poi minaccia Croce: se si azzarderà a coinvolgerlo nell'inchiesta lo rovinerà perché è stato lui stesso a costruire la carriera del magistrato, manipolando le inchieste di cui si è occupato. Distrutto da queste rivelazioni, Croce decide di lasciare Virginia e si dimette dalla magistratura. Rocco, pedinato su ordine del procuratore Marotta, riesce a sfuggire al controllo della polizia e incontra Alex in segreto. Il ragazzo finalmente vuota il sacco. Dietro il grande intrigo che ha portato alla morte di Margi c'è il misterioso furto al caveau della Procura, in cui sparirono carte compromettenti sulle indagini più scottanti della magistratura. Carte che furono duplicate e utilizzate per un ricatto organizzato da lui e da Margi ai danni del mandante del furto. Rocco convince Alex a costituirsi e il ragazzo accetta a patto che sia Croce a garantire per la sua sicurezza. Mentre viaggiano nella notte verso l'appuntamento stabilito con Croce, l'auto di Rocco viene investita da un camion senza targa. Alex rimane ucciso sul colpo. Rocco viene gravemente ferito.

Ripresosi dall'incidente Rocco decide come sempre di andare fino in fondo e va da Croce, ormai dimessosi dalla magistratura, per chiedergli di aiutarlo. Croce accetta. Attraverso la testimonianza di un ex malvivente, noto con il soprannome de 'il riccio', a suo tempo coinvolto nel furto al caveau della Procura, i due si convincono che il mandante della morte di Margi e di Alex sia il finanziere Persiani. Si recano dal Procuratore Marotta e gli chiedono il sostegno necessario per costringere Persiani a confessare le sua responsabilità. Croce va a un incontro segreto con Persiani e, fingendo di consegnargli la copia dei documenti trafugati dal caveau, cerca di estorcergli una confessione che, attraverso un microfono nascosto, giunge alle orecchie della Polizia. Quello che Croce e Rocco non sanno è che esiste una talpa insospettabile all'interno della Procura, complice di tutte le malefatte di Persiani, che si reca anch'essa all'appuntamento...