La seconda stagione della serie televisiva Un caso di coscienza (2), composta da 6 episodi, è stata trasmessa per la prima volta dal 29 Dicembre 2005 al 19 Gennaio 2006. Disponibile in Italia.
L' avvocato Rocco Tasca continua, insieme ai suoi collaboratori Alice e Virgilio. a difendere poveri e disperati che non hanno i mezzi per far valere le proprie ragioni. A loro si aggiunge anche la dottoressa Erica Lacerba la quale affianca subito Rocco in un caso molto difficile: durante una rapina presso una tabaccheria il proprietario coglie in flagrante un giovane nell'intento di rubargli la merce e lo uccide. Ma era veramente legittima difesa?
Sono le 20:40 di un giorno qualsiasi quando Mario Mattei spalanca le persiane di casa e comincia a sparare all'impazzata sulla folla. Nella piazza sottostante succede un pandemonio. Con l'arrivo della polizia, Mario "il pazzo" si barrica in casa. Per due ore le autorità, pensando che possa avere anche la moglie e il figlio con sé, tentano di comunicare con Mario, ma senza risultato. Improvvisamente uno sparo spezza il silenzio. Proviene dalla casa. I GIS decidono per il blitz. Dentro trovano solo Mario. Morto, con una pallottola in testa. Aveva un arsenale in casa. A prima vista sembra un suicidio. Ma non lo è. A sorpresa si consegna il signor Giorgi e si dichiara l'assassino. Il movente? I continui abusi di Mario nei confronti di suo figlio handicappato, Andrea Giorgi. È così che Rocco accetta la sua difesa. L'improvviso ricovero della signora Giorgi porta alla luce una nuova verità che servirà a scagionare il signor Giorgi che si era dichiarato colpevole per coprire la moglie. Arrestata, la signora Giorgi confessa di essere andata da Mario quella sera, prima della sparatoria. Mario, fuori di sé, l'aveva minacciata con una pistola. C'era stata una colluttazione, era scappato un colpo e lei era fuggita terrorizzata. La signora Giorgi giura che Mario era ancora vivo quando era andata via. Rocco le crede e, sguinzagliando il suo segugio Virgilio, comincia a indagare. A dargli una mano c'è anche Erica, l'enigmatica e bella anatomopatologa che indaga su Rocco, naturalmente a sua insaputa. I sospetti sono tanti. Mario era odiato dal paese intero, faceva il bullo con tutti. Nel frattempo è arrivato il figlio eccentrico di Virgilio che vuole applicare alla vita sregolata dell'ex carabiniere i principi sani, pacifisti e "equilibrati" della filosofia orientale Fengshui. Le indagini si concentrano sulla giovane moglie di Mario, scappata dall'estrema povertà dell'Est e succube del marito ricco. C'è anche l'amante della moglie, trasferitosi in Italia per seguire il suo amore perduto. I due si forniscono degli alibi a vicenda. Poi c'è Andrea, il figlio timido e handicappato dei Giorgi che odia Mario per i continui maltrattamenti subiti. Ma i sospetti di Rocco ormai si spostano altrove. In aula con un clamoroso colpo di scena rivela il vero assassino. Il buon senso e la logica deduttiva di Rocco Tasca vincono ancora un'altra volta. Ma le trame perfide della bella Erica continuano...
Luigi ha diciotto anni e una valvola cardiaca difettosa che lo ha costretto a una vita difficile fin dalla nascita. Un calvario che ora sta per finire. Per il professor Feliciani, primario del reparto di cardiochirurgia e luminare di fama, la sostituzione della valvola del ragazzo con una artificiale è un intervento di routine. E infatti va tutto bene, anche se all'ultimo momento il grande chirurgo deve essere sostituito da Guido, il suo giovane assistente. Una breve convalescenza e Luigi torna a casa, accompagnato dall'affetto e dalla gioia degli amici e del padre Pino che, dopo la scomparsa della moglie, vive per quell'unico figlio. Una gioia destinata a infrangersi solo la mattina dopo quando, al risveglio, Pino scopre che Luigi è morto. Sconvolto dal dolore e dalla rabbia Pino denuncia l'ospedale e Guido per negligenza. Non potrà riavere suo figlio ma vuole almeno la verità. Il giovane chirurgo, tormentato dal dubbio e dal senso di colpa, si rivolge a Rocco. Non chiede una difesa ad oltranza, se ha sbagliato è disposto a pagare. Chiede un aiuto per far luce su un caso apparentemente inspiegabile. Rocco accetta l'incarico con qualche riserva ma scopre ben presto che la morte di quel ragazzo non è affatto un caso isolato. L'ospedale, e Feliciani stesso, insistono, dati alla mano, che gli "incidenti di percorso" rientrano ampiamente nelle statistiche, ma procedendo nelle indagini Rocco si imbatte in dettagli inquietanti che lo lasciano sempre più perplesso. Così decide di chiedere la collaborazione di Erica e lei acconsente, anche se i rapporti fra loro oscillano sempre fra alti e bassi. Specie dopo che Rocco scopre che la donna gli ha mentito riguardo suo padre e la sua famiglia. Nonostante tutto, però, la simpatia fra i due cresce e il contributo di Erica è determinante per la risoluzione del caso. Un finale amaro che costringerà i nostri a una corsa contro il tempo per inchiodare i colpevoli e per salvare quelli che, come Luigi, sono stati le vittime inconsapevoli di un ignobile caso di corruzione.
Il giovane Emanuele, disperato per aver perso tutti i suoi risparmi nell'acquisto delle obbligazioni della società Bioagrix, sequestra il promotore finanziario che gli ha consigliato l'investimento e viene ferito da una guardia giurata. Rocco accetta di occuparsi del suo caso, e anche di casi analoghi di piccoli risparmiatori che hanno perso il loro denaro nell'acquisto delle stesse obbligazioni. Indagando scopre che la gestione della Bioagrix nasconde numerose anomalie. Mentre Rocco cerca di far luce sul losco affare finanziario, Virgilio si accorge che qualcuno ha violato la memoria del computer dello studio, consultando i documenti di un vecchio processo seguito da Rocco, il caso Manara. Il Presidente della Bioagrix, Venanzi, interpellato da Rocco, cerca di nascondere la gravità della situazione. Ma l'avvocato scopre altri oscuri retroscena: Zuccari, un contabile della società, è scomparso e la dottoressa Ardenzi, l'esperta della società di revisione incaricata di controllare i bilanci è morta in un misterioso incidente stradale. Rocco interroga la moglie di Zuccari che, dopo una certa reticenza, ammette che suo marito è sparito perché temeva per la propria vita, ma non sa dove è nascosto. Finalmente, grazie alle indagini di Virgilio, il contabile scomparso viene rintracciato. Ma Rocco arriva troppo tardi. Zuccari ha preso il largo sulla sua barca a vela, che viene ritrovata a sera in alto mare. Di lui non c'è traccia! Qualche giorno dopo, un cadavere viene ripescato lungo la costa: si tratta di Zuccari. Evidentemente l'uomo, sentendosi braccato, si è suicidato e Rocco si sente responsabile di quella morte. Durante un drammatico colloquio con Erica ricorda di aver già causato in passato la morte di una donna, condannata a causa sua in un processo. La confessione e le lacrime di Rocco commuovono profondamente la ragazza. Come rappresentante legale del gruppo di risparmiatori che si è costituito parte civile, Rocco accusa la dirigenza della Bioagrix di bancarotta fraudolenta e di altri gravi reati. Riesce a portarla in giudizio grazie alla decisiva testimonianza di un camionista, e il processo finalmente inizia. Emergono una serie incontestabile di reati, tra i quali la falsificazione dei bilanci della società. Il presidente Vedarti però si difende affermando di aver cercato solo di salvare la fabbrica e il posto di lavoro degli operai. Purtroppo, il contabile Zuccari, il testimone chiave, l'unico che avrebbe potuto chiarire il reale andamento dei fatti, è morto. Rocco però, ricostruendo alcune incongruenze nel riconoscimento del cadavere, ha un'intuizione improvvisa: il corpo ritrovato in mare era in realtà quello di un clandestino annegato durante uno sbarco. Seguendo le mosse della moglie di Zuccari, Rocco e Virgilio scoprono che il contabile è vivo e in procinto di partire per il Sudamerica. Ormai smascherato, Zuccari accetta di comparire al processo, svelando finalmente tutti i retroscena.
Mare in tempesta. Un peschereccio in difficoltà lancia un SOS disperato. Si alza in soccorso un elicottero della Guardia Costiera. A bordo il comandante Dosso e il suo secondo, Gianni Lamberti, si rendono conto subito che l'operazione è al limite delle loro possibilità. Dosso decide di andare avanti, ma, mentre è impegnato nel salvataggio dei marinai, Lamberti, rimasto solo ai comandi, interrompe bruscamente la missione. Quando Dosso riesce a tornare in cabina è ormai troppo tardi. Il carburante è appena sufficiente per rientrare alla base. Il copilota afferma di aver visto una spia dell'impianto idraulico accendersi. C'era il rischio di precipitare. Ma ora quella spia è spenta e le deboli proteste dell'uomo sono troncate dal boato di un'esplosione: il peschereccio è saltato in aria con tutti i suoi occupanti. La sera stessa Lamberti, tornato a casa, si toglie la vita con un colpo di pistola. Sconvolto dalla tragica morte dell'amico, Dosso decide di accollarsi, mentendo, tutta la responsabilità del mancato soccorso. Ma sua figlia Giulia non crede a quella versione dei fatti e decide di rivolgersi a Rocco perché l'aiuti a fare chiarezza. Rocco è perplesso. Non gli è mai capitato di dover difendere qualcuno contro la sua volontà. Ma cominciando a mettere insieme i pezzi della vita e della personalità di Dosso e di Lamberti, si convince ben presto che il primo stia cercando di salvare la memoria del collega. Mentre il secondo forse aveva più di un motivo per suicidarsi. È solo l'inizio di un percorso tortuoso, pieno di colpi di scena, che porteranno l'avvocato a scoprire una fatale catena di equivoci in fondo alla quale si nasconde un impensabile traffico criminale che ha messo a rischio la vita di molte persone. Un'indagine complessa e delicata in cui, questa volta, Rocco deve destreggiarsi senza l'aiuto di Erica. Dalla notte in cui sono stati insieme, infatti, la ragazza è svanita nel nulla, dopo aver comunicato a Manara che non avrebbe più potuto occuparsi del suo caso. Solo dopo molte ricerche Rocco riuscirà finalmente a trovarla. E con lei troverà la spiegazione a tutti i suoi interrogativi, ma anche un passato che gli piomba addosso come un macigno. Erica, infatti, è la figlia di una donna che molti anni prima si suicidò sotto gli occhi di Rocco, colpevole di averla fatta a pezzi in tribunale. Un Rocco cinico e arrivista che poi ha buttato all'aria tutta la sua vita proprio per tentare di espiare quel tragico errore. Erica invece ha costruito tutta la sua esistenza sull'idea della vendetta. Ha studiato il caso di Manara solo per trovare un punto debole che potesse rovinare per sempre l'avvocato. Ma non ha fatto i conti con l'imprevedibile. Rocco adesso è un uomo nuovo, profondamente diverso. Un uomo di fronte al quale tutti i propositi di rivalsa sono svaniti come neve al sole. Il suo gioco crudele, però, rischia di fare un'altra vittima. Persa l'ultima speranza di affermare la sua innocenza, Manara tenta il suicidio. Rocco e Erica sentendosi entrambi colpevoli, almeno in parte, di quel gesto disperato capiscono che è meglio mettere da parte il loro rancore, trovare finalmente la verità e chiudere per sempre anche quel caso.
Il giovane Eugenio Manara scalzo e infreddolito si sveglia sull'arenile alle prime luci del giorno con gli abiti sporchi di sangue: non distante da lui giace il corpo inerte e senza vita della ragazza che ama, Virginia. Sono passati dieci anni. Rocco e Alice fanno visita al carcere in cui Eugenio Manara sta scontando la pena per l'omicidio della ragazza, di cui si è sempre dichiarato innocente. Al giovane che ha tentato il suicidio, Rocco assicura che farà l'impossibile per scagionarlo e tirarlo fuori da lì. Nell'analizzare la presunta arma del delitto, un sasso sporco di sangue, Erica scopre che la sua forma tondeggiante non corrisponde a quella acuminata che penetrò nella nuca della vittima causandone la morte. E le indagini incrociate di Rocco, Erica, Alice e Virgilio delineano un nuovo quadro della notte in cui avvenne il delitto: erano dieci i compagni di classe presenti alla villa di Tancredi de Ruta. Si festeggiavano i "Cento Giorni" dalla fine della scuola e il diciottesimo compleanno di Virginia. In quei giorni era nato un amore tra Eugenio e la bella e ambitissima adolescente; la sua gelosia e il senso di rivalsa sociale vennero indicati come i duplici moventi del suo delitto passionale. Ma il recupero di altri tasselli che compongono il mosaico di quella notte, offre a Rocco la possibilità di acquisire nuovi elementi: non è soltanto la reticenza dei compagni a spingerlo ad andare avanti, ma anche la certezza, (attraverso l'analisi delle labiali di Tancredi De Ruta, nel filmino della festa di compleanno), che il giovane rampollo della prestigiosa casata, coadiuvato dal suo inseparabile amico Giuliano Canevari, non disse tutta la verità al processo. Rocco rompe gli indugi e s'introduce con Erica nella villa al mare. Non è difficile ripercorrere a ritroso i passi di Virginia e gli ultimi accadimenti di quella notte. Nel bagno c'è la soluzione al mistero: l'oggetto acuminato è ancora lì, infisso nella parete, pulito e privo di tracce, ma in corrispondenza dello zoccolo è rimasta incastrata una striscia nera di sangue e polvere. L'arrivo del padrone di casa, interrompe bruscamente la ricerca, ma Rocco non si arrende e riesce a sottrarre la prova risolutiva con cui attraverso il Dna, e grazie alle confessioni degli altri ragazzi, inchioderà Tancredi come responsabile dell'omicidio e Giuliano come suo coadiuvante. Il caso è risolto e i conti con il passato chiusi, non soltanto quelli del caso Manara. Eugenio viene scarcerato. Alice scopre di essere incinta di Giacomo, il figlio di Virgilio, e Rocco ed Erica sembrano aver ritrovato una nuova complicità. Quanto all'amore, sono ancora troppe le ferite aperte. Ci vorrà del tempo per rimarginarle...