Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez - Stagione 1

Trama di Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez 1. I Fratelli Menéndez sono ritenuti colpevoli di aver ucciso a colpi di fucile, trucidandoli, i genitori José e Kitty nella loro casa in una notte del 1989. I due confessarono in seguito al loro terapeuta, per poi cambiare più volte versione e subire ben due processi in sette anni. Surreale e sopra le righe la vicenda, sia a livello personale che legale, per arrivare nel ’96 a un verdetto di colpevolezza e due ergastoli ciascuno, senza possibilità di uscire con la condizionale. I due stanno tuttora scontando la pena, destinati a trascorrere il resto della loro vita in prigione. I quasi debuttanti Nicholas Chavez e Cooper Koch sono Lyle ed Erik Menéndez, mentre Javier Bardem e Chloë Sevigny sono i genitori, José e Kitty. Infine Nathan Lane è Dominick Dunne, giornalista e scrittore dell’epoca che fece di tutto per sbugiardare i due fratelli. La serie si concentra non sulla colpevolezza, indiscussa e confessata, bensì sul movente: per l’accusa (Paul Adelstein) l'eredità e il cospicuo patrimonio familiare; per la difesa (Ari Graynor) abusi emotivi, psicologici e fisici che tormentarono i due fratelli fin dall'infanzia. La domanda che il serial pone al suo pubblico, come se fosse la giuria dell’epoca, è: a quale versione di questa storia – e ne esistono veramente tante - volete credere?