Wim Wenders nasce a Dusseldorf il 14 agosto 1945 e, dopo aver seguito le orme paterne studiando medicina, si trasferisce a Parigi all'età di 21 anni per frequentare l'Institut des Hautes Etudes Cinématographiques, e successivamente a Monaco dove seguirà le lezione dell'Academy of Film and Television. E' del 1967 il suo primo cortometraggio, Scenari (Schauplätze), mentre l'anno successivo si dedicherà ad altri tre lavori: Lo stesso giocatore spara di nuovo (Same Player Shoots Again), Ciak Film (Klappenfilm), diretto insieme a Gerhard Theuring, e Victor I. Nello stesso periodo inizia a collaborare con svariate riviste in qualità di critico cinematografico, mentre nel 1969 è di nuovo molto prolifico, realizzando ben quattro nuove opere, tra le quali spicca Tre LP americani (Drei Amerikanische LP's), per il quale si avvale della collaborazione del noto scrittore Peter Handke.
Per il primo lungometraggio si dovrà attendere un altro anno: nel 1970 vede infatti la luce Estate in città, girato in bianco e nero e in cui inizia il suo percorso sul tema della prigionia, a cui fanno seguito nel 1971 La paura del portiere prima del calcio di rigore e La lettera scarlatta l'anno successivo. Della prima metà degli anni '70 è anche la cosiddetta "trilogia della strada", di cui fanno parte Alice nella città, Falso movimento e Nel corso del tempo, l'ultimo dei quali gli varrà importanti riconoscimenti al Chicago Film Festival e al Festival di Cannes, per la sua capacità acuta e disincantata di descrivere la Germania post bellica, ancora combattuta tra sogni di grandezza e mito del miracolo americano. E' però L'amico americano, del 1977, a garantirgli una visibilità ormai internazionale, attirando l'attenzione anche di Francis Ford Coppola. Fino al 1982 è in America, dove girerà Nick's Film - Lampi sull'acqua (quasi un tributo all'amico regista Nicholas Ray, del quale testimonia le ultime ore di vita), Hammett: Indagine a Chinatown e Lo stato delle cose, per il quale ottiene il Leone d'Oro a Cannes. A Cannes sarà premiato ancora nel 1985 per Paris, Texas, con cui viene lanciata Nastassja Kinski, e nel 1987 come Miglior Regista per Il cielo sopra Berlino, sceneggiato ancora da Handke, e storia di due angeli che decidono di scendere dal cielo per dare uno sguardo da vicino alle vicende e alle problematiche umane.
Ancora a Cannes, è anche presidente della giuria nell'edizione del 1989, dove deciderà di servirsi di una diversa forma espressiva, quella del documentario, firmando Appunti di viaggio su moda e città (1989) e Lumière et Compagnie (1995). Nel 1991 porta a termine Fino alla fine del mondo, sul quale era da tempo al lavoro, e dirige, collaborando con l'italiano Michelangelo Antonioni, Al di là delle nuvole. Dal 1993 insegna inoltre in qualità di professore onorario in quella stessa Academy of Film and Television che era stata così centrale nella sua formazione giovanile. La sua stagione di film americani vede il proprio inizio negli anni '90: se prima molti dei suoi film erano infatti ancora in lingua tedesca e ambientati in Europa, a partire da questo momento tutti i suoi set saranno negli States. Tra le opere di questo ciclo spiccano Buena Vista Social Club, ancora un documentario incentrato sulla musica cubana e sui suoi protagonisti Ry Cooder e Compay Segundo, The Million Dollar Hotel (per il quale vincerà l'Orso d'Argento a Berlino), con Milla Jovovich e Mel Gibson e incentrato sulla varia umanità ospite di uno sgangherato albergo, La terra dell'abbondanza e Non bussare alla mia porta, impreziosito dalle straordinarie interpretazioni di Jessica Lange e Tim Roth. Con il suo ultimo lavoro, The Palermo Shooting, in concorso alla 61esima edizione del Festival di Cannes, non ha invece entusiasmato la critica, che lo ha giudicato a tratti superficiale e didascalico.
E' impossibile attuare una schematizzazione di un regista così poliedrico ed eclettico: nel suo lungo percorso di autore possiamo senz'altro dire che abbia affrontato le più cruciali problematiche dell'essere umano, dall'amore alla morte, dalla scelta alla paura, dalla tragedia alla farsa. Denominatore comune della sua opera è l'assenza di verità assolute, di certezze inattaccabili: le sue pellicole non ci offrono scappatoie, ruoli prestabiliti, risoluzioni self service. L'amore può salvare come distruggere, farci perdere o ritrovarci, la guerra non è quella dei cattivi contro i buoni, la vita non è un bene prezioso in assoluto, l'immortalità può essere una prigione come e più di quanto lo sia un carcere. Gli esseri umani sono sì vittime di un destino più grande di loro, ma questo destino ha offerto loro la possibilità di lottare, contro le ingiustizie ma anche contro le banalità, le consuetudini, le fiacche abitudini. Ed è proprio questo che Wenders chiede di fare ai suoi protagonisti e, forse, anche ai suoi spettatori: di scegliere la strada più difficile, lontana dalle utopie, lontana dalle illusioni.
2012 Candidatura Miglior documentario per Pina 3D
2000 Candidatura Miglior documentario per Buena Vista Social Club
2014 Premio 'Un Certain Regard' - Premio speciale della giuria per Il Sale della Terra
1993 Premio Gran Premio della Giuria per Così lontano, così vicino!
1984 Premio Palma d'oro per Paris, Texas
1982 Premio Leone d'oro per Lo stato delle cose
2012 Candidatura Miglior film non in lingua inglese per Pina 3D
2015 Candidatura Miglior film straniero per Il Sale della Terra
1985 Premio David René Clair per Paris, Texas
2015 Candidatura Miglior Film Europeo - People's Choice Award per Il Sale della Terra
2023 Regia
2023 Produzione
2023 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2017 Regia
FILM 2014
Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione, Produzione
Genere: Documentario
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