Uno dei più sofisticati e raffinati professionista dell'età d'oro hollywoodiana, Victor Fleming è unanimemente conosciuto per aver firmato almeno due opere di culto come il pluripremiato Via col vento e l'immortale Il mago di Oz.
Dopo avere lavorato come operatore di Allan Dwan e del pioniere del cinema americano David W. Griffith, esordisce alla regia nel 1919 con Quando le nuvole volano via, dedicandosi a diversi generi, in particolare film d'azione e d'avventura interpretati dal divo Douglas Fairbanks, oppure western come The Virginian con Gary Cooper.
La vera notorietà arriva però solo a partire dagli anni Trenta, quando Fleming viene assunto dalla major MGM, realizzando numerosi titoli di successo, come i melodrammi Lo schiaffo con Clark Gable e Jean Harlow; Argento vivo con Katharine Hepburn; Tentazione bionda con Jean Harlow; ma in particolare, si distingue per eccellenti film d'avventura tra cui L'isola del tesoro, con Fallace Beery, Capitani coraggiosi, che vale l'Oscar al protagonista Spencer Tracy, e lo spericolato Arditi dell'aria con Clark Gable e Myrna Loy.
È però il 1939 l'anno in cui la fama di Fleming giunge ai vertici. In quell'anno, infatti, il regista dirige due film che rimarranno impressi nell'immaginario collettivo nei decenni a venire, i quali tra l'altro furono tra i primi a a sperimentare la tecnica del colore. Uno è il musical fantastico Il mago di Oz, con una straordinaria Judy Garland. L'altro è uno degli emblemi del cinema classico, Via col vento, reso celebre anche dalle interpretazioni di Vivien Leigh e Clark Gable. Il poderoso affresco tratto dal romanzo di Margaret Mitchell era stato inizialmente affidato a George Cukor e, dopo essere passato nelle mani di Sam Wood, venne ultimato da Fleming (anche se a essere considerato l'autentico artefice della regia è in realtà il produttore-demiurgo David O. Selznick).
Tuttavia anche negli anni seguenti il regista riesce a firmare produzioni di successo, tra cui un nuovo adattamento di Dottor Jekyll e Mister Hyde nel 1941, interpretato dal suo attore feticcio Spencer Tracy: un film dotato di notevoli effetti speciali per l'epoca e arricchito dalla buona prestazione di Tracy, attore che concentra la propria recitazione sugli aspetti psicologici del dramma vissuto dal protagonista.
Degni di nota anche il dramma sociale Gente allegra, trasposizione di un romanzo di John Steinbeck, sempre con il fidato Tracy; il melodramma fantastico Joe il pilota (che ha ispirato il film di Steven Spielberg Always - Per sempre), anche questo interpretato dal suo immancabile attore feticcio.
L'ultimo film del regista è stato il magniloquente Giovanna d'Arco del 1948, che è valso una nomination all'Oscar alla protagonista Ingrid Bergman: al termine delle riprese Fleming è morto, stroncato da un infarto.
1940 Premio Miglior regia per Via col vento
1939 Regia
1948 Regia
1943 Regia
1941 Regia, Produzione