Insieme a quella di Wentworth Miller (Prison Break), la sua è la "pelata" più famosa del piccolo schermo. Terry O'Quinn, alias il mitico John Locke di Lost, è un po' l'equivalente di Bruce Willis in Die Hard.
Classe 1952, natio di Newberry, nel Michigan, ma di origini irlandesi, O'Quinn vanta una carriera di tutto rispetto. Cultore di Nei Young, si laurea all'Università di Iowa City, nell'Iowa, e dopo alcuni lavori saltuari entra nel mondo della televisione. Ed è proprio per non confondere il suo nome con quello di un collega, Terry Quinn, che aggiunge al suo una O'.
Negli anni Ottanta gli viene offerto un ruolo nel monumentale I cancelli del cielo di Michael Cimino. Seguono l'intenso Le stagioni del cuore, con Sally Field, e finalmente il primo vero ruolo da protagonista ne Il patrigno, di Joseph Ruben, e nel suo seguito, dove viene acclamato per la sua capacità di rendere sullo schermo un glaciale e insospettabile serial killer. A queste, si aggiungono le partecipazioni nei film d'azione Young guns - giovani pistole, Furia cieca e Gli ultimi fuorilegge.
Negli anni Novanta, invece, si cimenta con il complesso ruolo dell'eccentrico Howard Hughes nel fantastico Le avventure di Rocketeer, e affianca Richard Gere nell'ottimo Schegge di paura.
È tuttavia sul piccolo schermo che l'attore ottiene la vera popolarità; O'Quinn compare infatti, in ruoli secondari, in tre delle serie Usa di maggiore successo: da X-Files, al suo deludente spin-off Millennium, fino alla rivelazione Alias, dove entra in contatto per la prima volta con il geniale J. J. Abrams.
È però con il fenomeno di Lost, dal 2004, che arriva il salto di qualità. Sull'isola misteriosa, al centro della serie cult del network ABC, il viso un po' anonimo e la sexy "pelata" di O'Quinn si incidono nei cuori dei telespettatori e diventano, episodio dopo episodio, uno dei punti di forza del telefilm. Con le stagioni il suo personaggio, di cui viene approfondito anche il tormentato passato, cresce di intensità e di importanza per lo sviluppo dell'intreccio principale, diventando uno dei più idolatrati dai fan. Per la sua interpretazione sfaccettata e oscura l'attore si è meritatamente guadagnato nel 2005 il Saturn Award e nel 2007 il Premio Emmy, per il quale è stato candidato anche nel 2005 e nel 2010.
Dopo il successo planetario conseguito con Lost, O'Quinn non si è (ancora) cimentato in un ruolo altrettanto intenso per il grande schermo, ma ha preferito proseguire la sua carriera nel mondo delle serie tv, prendendo parte a West Wing, ad alcuni film televisivi, e al nuovo progetto di J. J. Abrams, Odd Jobs, dove è un agente specializzato in pensione, in coppia con un'altra icona di Lost, Michael Emerson alias Benjamin Linus.
2006 Premio Miglior performance dell'intero cast in una serie tv (drammatica) per Lost
2010 Candidatura Miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Lost
2007 Premio Miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Lost
2005 Candidatura Miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Lost
2008 Candidatura Miglior attore non protagonista in una serie TV per Lost
2006 Candidatura Miglior attore non protagonista in una serie tv per Lost
2005 Premio Miglior attore non protagonista televisivo per Lost
1988 Candidatura Miglior attore per Il patrigno
2011 Candidatura Miglior attore non protagonista in una serie o film TV per Lost
2013 Candidatura Migliore guest star in una serie tv per Falling Skies
1988 Recitazione
1997 Recitazione
1996 Recitazione
1993 Recitazione
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