Inglese dagli occhi di ghiaccio, Rufus Frederick Sewell è ricordato soprattutto per i suoi "villain", una galleria di personaggi negativi che lui ha contribuito a rendere credibili grazie al suo sguardo cupo e gelido.
Sua madre, Jo, era un'artista, mentre suo padre, Bill, era animatore di professione, noto anche per aver lavorato nel film Yellow Submarine. L'infanzia di Rufus Sewell è segnata da due grossi traumi: a cinque anni assiste al divorzio dei genitori, mentre a dieci suo padre muore prematuramente. Diplomatosi alla Orlean Park School nel 1984, frequenta il West Thames College, dove il suo insegnante di teatro, vedendo nell'allievo un forte potenziale, lo esorta ad iscriversi alla Central School of Speech and Drama. Rufus segue il consiglio e nel 1989 chiude il ciclo di tre anni di studi. L'esordio avviene sui palcoscenici di Londra con l'opera Making it better, spettacolo grazie al quale il giovane attore vince il premio come miglior principiante. Tra gli altri prestigiosi riconoscimenti arrivati in quel periodo è da ricordare la nomina all'Olivier Award ricevuta con la sua performance in Arcadia, opera di Tom Stoppard.
Compare per la prima volta sul grande schermo in Bella e accessibile (1991), ma a renderlo davvero conosciuto, almeno in patria, è la miniserie Middlemarch, ispirata ad un romanzo di George Eliot. Nel 1995 è nel ricco cast di Hamlet, trasposizione della tragedia di William Shakespeare diretta da Kenneth Branagh. In questo periodo frequenta Kate Winslet, che nella pellicola di Branagh impersona Ofelia. I due romperanno il fidanzamento dopo circa due anni. Ironico il fatto che una decina d'anni dopo Sewell e Winslet interpretino una coppia in crisi nella commedia L'amore non va in vacanza.
Per Rufus la grande occasione a livello internazionale arriva nel 1998, quando Alex Proyas lo scrittura come protagonista per il suo Dark City, affascinante thriller fantascientifico dai toni noir che negli anni è divenuto un piccolo cult. Ma i produttori americani vedono nell'attore inglese le caratteristiche giuste per interpretare tipi poco raccomandabili, altezzosi aristocratici d'altri tempi, spie che agiscono nell'ombra. E' di questo parere anche il regista e sceneggiatore Brian Helgeland che nel realizzare il kolossal Il destino di un cavaliere (2001) offre a Rufus la parte del viscido Conte Adhemar, forse uno dei ruoli per cui l'attore è maggiormente ricordato dal pubblico. In questo periodo la sua nuova fiamma, l'attrice Amy Gardner, gli dà un figlio, William Douglas. Rufus e Amy convolano a nozze nel 2004, ma divorziano due anni dopo. Dura due anni anche la storia con la collega Alice Eve.
Al contrario della vita privata però il lavoro sembra andare a gonfie vele: "La mia carriera ha finalmente incominciato ad andare nella direzione che ho sempre voluto - dichiara l'attore - Non parlo del successo, ma della possibilità d'interpretare ruoli diversi in media diversi. In passato ero frustrato dal fatto che le persone vedessero in me qualcosa che io non ero ed incominciavo a sentirmi in trappola. Per fortuna le cose si sono sistemate ed ho iniziato ad essere più a mio agio come attore".
Sergio Piccinini
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