Nato a Yonago, nel 1923, Kihachi Okamoto è stato uno dei pionieri del nuovo cinema giapponese. Si iscrisse alla Univesità Meiji, che però dovette abbandonare per combattere durante la Seconda Guerra Mondiale. Come molti registi della sua generazione, fu influenzato profondamente dalla esperienze belliche.
Firmò pellicole molto diverse tra loro - piccoli film a basso costo, drammi storici, adrenalinici action-movies, e commedie musicali (tra le più apprezzate Oh Bomb del 1964 e Dixieland Daimyo del 1986), ma anche produzioni più insolite, come il fantascientifico Blue Christmas (1978) e la black comedy The Age of Assassins (1967).
Quasi un terzo dei suoi lavori hanno a che fare con il tema della guerra, tra cui i crudi e antiretorici Japan's Longest Day (1968) e The Human Bullet (1969). I suoi celebri jidaigeki, film di cappa e spada, tra cui Samurai Assassin (1965), con l'icona Toshirō Mifune, The Sword of Doom (1966), Kill! (1968), e gli storici Zatoichi and Yojimbo (1970) e Sugata Sanshiro (1977), offrono una visione cinica e disillusa della violenza.
Da grande fan dei film di John Ford, e in particolare di Ombre Rosse, Okamoto spesso inserì elementi propri del genere western in quasi tutti i film da lui diretti, tra cui il famoso L'avamposto dei disperati (1959), fino a realizzare alla fine della carriera un vero e proprio film western, East Meets West (1995).
Terminata la guerra, lavorò come assistente alla regia negli Studi Toho collaborando con autori che hanno fatto la storia del cinema giapponese, come Mikio Naruse, Masahiro Makino, e Ishirō Honda. Quindi nel 1958 debuttò con il suo primo film, Kekkon no subete. Qualche anno dopo fondò la sua compagnia di produzione, la Kihachi Productions. Nel corso della sua carriera ha realizzato trentanove pellicole e scritto venticinque sceneggiature.
È morto nel 2005, all'età di 81 anni, vittima di un cancro.
1996 Sceneggiatura
1969 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
1968 Regia, Sceneggiatura
1967 Regia