Re indiscusso del cinema trash, John Waters nasce a Baltimora - scenario privilegiato delle sue irriverenti pellicole - il 22 Aprile 1946.
L'attrazione verso il proibito, la predilezione per la violenza e un gusto particolare per il trash e il gore emergono già dai primi lavori amatoriali, influenzati - forse - dalle liste dei "film da non vedere" stilate dalle suore della scuola cattolica frequentata dal regista, che comprendevano proprio quei B-movies che diventeranno invece una guida per il giovane Waters; mentre Russ Meyer,William Castle e Herschell Gordon Lewis saranno i registi di maggior influenza. Negli anni Sessanta, infatti, gira i primi cortometraggi in 8 e 16 mm (tra cui Hag in a Black Leather racket e Desperate Living), mentre attorno a lui comincia a formarsi un gruppo di inseparabili collaboratori: Mary Vivian Pearce, Pat Moran (assistente personale del regista), David Lochary, ma soprattutto Divine, la drag queen protagonista di quasi tutti i film di Waters fino al 1988.
Nel 1969 mette in scena il suo primo lungometraggio, Mondo Trasho, la storia di una ragazza (Mary Vivian Pierce) vittima di un feticista dei piedi, che verrà "aiutata" da una ladra (interpretata da Divine) e un suo amico medico (David Lochary). Mondo Trasho, accusato di oscenità ancora prima della sua uscita (al punto da causare anche l'arresto di Waters e alcuni membri del gruppo di lavoro), viene distribuito in pochissime pellicole, ma elevato a cult movie dalle recensioni, così l'anno successivo Waters riesce a realizzare Multiple Maniacs, altra demenziale e irriverente pellicola con Divine nei panni di protagonista. Ma il cinema del regista di Baltimora di quel periodo trova il proprio apice in Pink Flamingos (1972), opera simbolo della sua filmografia e successo che lo consacra definitivamente regista di culto, anche e soprattutto per la celeberrima scena di coprofagia che ha per protagonista Divine. Lo scenario è come sempre la provinciale Baltimora, dove due famiglie si sfideranno per ottenere il titolo di "persone più schifose al mondo".
Nel 1974 è la volta di Female trouble, la ricostruzione della carriera criminale di Dawn Davenport (Divine), dalla giovinezza turbolenta all'affermazione finale come maniaca omicida. Female trouble è l'ultimo girato con la Dreamland e quello che più di altri segna il passaggio verso una nuova fase della cinematografia di Waters, nella quale emerge definitivamente la grande capacità autoriale del regista. Nuovo punk story (1977), il primo ad essere distribuito in Italia, è infatti una fiaba cupa che punta sulla parola più che sull'immagine per scioccare il proprio pubblico. Con queste opere, e il successivo Polyester (1981) - noto anche come il primo film realizzato con la fantomatica tecnica dell'"odorama", per consentire al pubblico di percepire gli afrori emanati da Divine - Waters comincia progressivamente ad abbandonare gli eccessi visivi dei primi lavori, lasciando sempre più spazio a un'acuta, quanto demenziale, satira sociale. Ed è proprio in questa maggior cura dedicata alle sceneggiature che si evidenzia il nuovo spirito del cinema di Waters, destinato a cambiare ulteriormente con la morte di Divine.
L'ultimo film con Divine (che morirà poco dopo la fine delle riprese) è il noto Grasso è bello (Hairspray), una commedia musicale realizzata dopo sette anni di assenza dalle scene, nei quali Waters vedrà sfumare molti progetti (tra cui il seguito di Pink flamingos). La satira, soprattutto verso i pregiudizi sociali, che emerge in Grasso è bello si ritrova anche in Cry-Baby (1990), altra parodia musicale, questa volta interpretata da Johnny Depp, Iggy Pop, la star del porno Tracy Lords e Willem Dafoe.
La signora ammazzatutti, uscito del 1994, vede una fantastica e cattivissima Kathleen Turner nei panni di Beverly Sutphin , una casalinga dalle tendenze omicide che diventa un mito mediatico.
Pecker (1998), storia di un giovane fotografo di provincia, e il successivo A morte Hollywood (2000), che racconta le imprese di una factory indipendente, capitanata da un certo Cecil B. DeMented (storpiatura dello storico Cecil B. DeMille), che vuole realizzare un proprio film per combattere l'ipocrisia del cinema di cassetta, sono due divertenti commedie - meno riuscite secondo la critica, ma comunque esilaranti e dotate della giusta dose di cattiveria - che puntano il dito contro la mercificazione dell'arte e l'ignoranza degli ambienti culturali.
In A dirty shame, presentato al Gay&Lesbian Film Festival di Torino in occasione del Castorino dedicato al regista, Waters riprende a stuzzicare l'America perbenistica mettendo in scena una delirante rivoluzione sessuale nelle strade di Baltimora.
La consacrazione definitiva del mito di Waters presso la cultura mainstream avviene però solo nel 2003, quando Hairspray (Grasso è bello) viene trasformato in un musical di Broadway di incredibile successo, ottenendo ben otto Tony Award su tredici nomination. Sulla scia del successo, nel 2007 viene realizzato l'adattamento cinematografico del musical, con John Travolta nel ruolo en travesti che fu di Divine, Nikki Blonsky, in quello della figlia ballerina Tracy e Michelle Pfeiffer in quello della razzista presentatrice tv Velma Von Tussle. Il film, che poggia anche sulle partecipazioni di divi giovanili del momento, come Amanda Bynes e Zac Efron, ottiene un notevole seguito, anche se Waters non ha collaborato in alcun modo alla trasposizione (se non comparendo in un breve cameo). Sfruttando il trend, inoltre, a Broadway è messa in cantiere anche la versione musical di Cry-Baby.
Più di recente Waters si è dilettato a comparire in qualità di interprete in alcuni film come Blood Feast 2: All U Can Eat, Il figlio di Chucky e in telefilm come My Name Is Earl. Nel 2007 ha ricoperto inoltre il ruolo di narratore dell'irriverente serie Finché morte non ci separi, caratterizzati da episodi in bilico tra il noir e la dark comedy, dove vengono fatti fuori delle coppie di sposi. L'attore è anche nel cast della satira religiosa Mangus!, insieme a Jennifer Coolidge.
2022 Recitazione
2007 Soggetto, Recitazione
2000 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
1998 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
Il regista non tornava dietro la macchina da presa dall'uscita di A Dirty Shame nel 2004
Dopo ben 18 anni di assenza, John Waters tornerà alla regia con il film Liarmouth, tratto dal suo omonimo romanzo.
John Waters punta il dito contro il predominio del cinema commerciale che penalizza il cinema indie e i film d'arte, e spezza una lancia a favore dell'amico Johnny Depp mentre critica pesantemente J.K. rowling e la sua transfobia.
In occasione di un'intervista con Indiewire, John Waters ha dichiarato di essere stanco degli eventi virtuali e di sognare un film sul Covid diretto da David Cronenberg
Alla Festa del Cinema di Roma l'irriverente regista di Pink Flamingos e Grasso è bello incontra il pubblico, ripercorrendo le tappe fondamentali del suo cinema.