Helmut Steinberger nasce a Bad Ischl il 29 maggio del 1944. A 18 anni rinuncia alla possibilità di gestire un hotel della sua famiglia e si trasferisce dall'Austria a Londra. Qui si mantiene lavorando come cameriere, pagandosi anche gli studi alla scuola d'arte drammatica. Più tardi frequenta l'Università per stranieri di Perugia e trascorre un po' di tempo in Francia. Inizia la sua carriera nello spettacolo come interprete di spot pubblicitari di produzione italiana e francese. Per anni Berger resta nell'anonimato, ma l'incontro con il regista Luchino Visconti segnerà una svolta nella sua vita. Nel 1964 il grande regista italiano lo scrittura per una parte in Vaghe stelle dell'Orsa, film che introdurrà definitivamente l'attore nel mondo del cinema. Berger e Visconti instaurano una relazione affettiva, fatto che suscita grande interesse nella stampa scandalistica.
La collaborazione professionale tra i due prosegue con La caduta degli Dei (1969), Ludwig (1972) e Gruppo di famiglia in un interno (1974). In questo periodo Berger entra a far parte del cast di Il giardino dei Finzi Contini (1970) di Vittorio De Sica, dramma sentimentale premiato con l'Oscar come miglior film straniero. Lavora anche con Nelo Risi in La colonna infame e Tinto Brass in Salon Kitty, mentre Joseph Losey gli offre un ruolo nel film Una romantica donna inglese. Visconti dichiara che per lui Berger esprime alla perfezione la sua idea d'individuo "perfido, folle e sessualmente perverso" ed effettivamente lo scrittura spesso per interpretare personaggi maligni e dall'animo tormentato.
Il rapporto sentimentale tra i due dura per 12 anni, fino alla morte del regista, avvenuta nel 1976. Berger accusa gravemente la perdita del compagno, dichiarando di sentirsi "vedovo a 32 anni". La depressione, l'alcolismo e una vita sregolata lo costringono a ritirarsi dalle scene per diversi anni. Nel 1984 torna a lavorare prendendo parte ad una stagione della soap opera Dynasty e recita in diversi film di produzione europea, ma pochi registi riescono a sfruttare il suo talento. Nel 1988 partecipa al film I promessi sposi di Salvatore Nocita e due anni dopo è scelto da Francis Ford Coppola per un ruolo nel terzo capitolo della saga de Il padrino. Fosco Dubini e Donatello Dubini lo convincono a calarsi nuovamente nei panni di Ludwig in Ludwig 1881.
Berger pubblica Ich - la sua autobiografia - nel 1998 nella quale fa riferimento alla sua relazione con Visconti definendola un vero e proprio matrimonio. Negli ultimi anni ha recitato in diverse serie televisive e nei film Honey Baby (2004), Iron Cross (2009) e Mörderschwestern (2011). Nel 2010 ha dichiarato di vivere con soli 200 euro al mese, la pensione che gli corrisponde lo stato italiano, ma ha anche riconosciuto di aver speso più di quanto ha guadagnato.
1970 Candidatura Miglior attore emergente per La caduta degli dei
2007 Premio Teddy Awards - Special Award
2013 Recitazione
1989 Recitazione
1981 Recitazione
1978 Recitazione
Lanciato da Luchino Visconti nei film La caduta degli dei e Ludwig, l'attore austriaco Helmut Berger è stato una delle presenze più magnetiche e conturbanti del cinema europeo.
Helmut Berger è morto a 78 anni: l'attore aveva esordito al cinema nel 1967 con Le streghe di Luchino Visconti, suo compagno di vita fino alla morte del regista.