Giuseppe Tornatore nasce in Sicilia il 27 marzo 1956, e sin dalla prima giovinezza si dedica con passione all'attività di attore e regista, da una parte impratichendosi con la macchina da presa filmando matrimoni, dall'altra mettendo in scena opere teatrali di grandi maestri quali Pirandello e De Filippo. Successivamente la sua attenzione si sposta verso la cinematografia, e i suoi primi lavori, di genere documentaristico, ottengono già riconoscimenti di critica e pubblico, tanto che sarà chiamato in RAI per la gestione di alcuni programmi.
Il suo esordio sul grande schermo risale al 1984, anno in cui, in collaborazione con Giuseppe Ferrara, realizza la pellicola Cento giorni a Palermo. La sua prima esperienza "solista" è però del 1986: con Il camorrista, spaccato della società malavitosa napoletana, vincerà il Nastro d'Argento come miglior regista esordiente, a dimostrazione del consenso che già cominciava ad ottenere trasversalmente al pubblico più colto e all'audience più popolare. Del 1988 è quello che universalmente viene riconosciuto come il capolavoro del regista, Nuovo Cinema Paradiso, frutto della collaborazione con il produttore Franco Cristaldi. Sebbene uscito senza grande clamore, anche per le difficoltà distributive che si riscontravano in quegli anni in Italia, e per lo più ignorato dal pubblico, il film ottiene un grande successo a Cannes e l'anno successivo riesce ad aggiudicarsi l'Oscar come Migliore Film Straniero: in virtù di questo indubbio apprezzamento la pellicola riesce ad essere ridistribuita, riuscendo a farsi notare non tanto per la vicenda in sé (quella di un ragazzino siciliano che, emancipatosi dalla povertà e ispirato dalle pellicole proiettate al cinema della parrocchia, diventa un importante cineasta), quanto per la capacità di coinvolgere emotivamente lo spettatore, grazie al potere della memoria e dell'immagine, vivida e disincantata.
Nel 1990 esce nelle sale Stanno tutti bene, storia di un padre siciliano che parte per un viaggio che attraverserà tutta l'Italia alla ricerca dei suoi figli, dove ancora una volta lo sguardo malinconico del regista si affaccia, attraverso quello di un uomo di "vecchia generazione", su una società disgregata e alienante. Del 1991 è uno dei quattro episodi che costituiscono il film collettivo La domenica specialmente: Il cane blu, i cui racconta del surreale rapporto tra un cane randagio e un barbiere romagnolo. Il 1994 è l'anno della svolta per la poetica del regista, che presenta a Cannes Una pura formalità, che vede protagonisti Gérard Depardieu, nel ruolo del confuso e spaesato Onoff, personaggio quasi dantesco, precipitato in una vera e propria "selva oscura", e Roman Polanski in quello del Commissario di polizia che dovrà forzarlo ad assumersi le proprie responsabilità.
Nel 1995 dirigerà due opere: Lo schermo a tre punte, un documentario sulla Sicilia, e L'uomo delle stelle, storia di un talent scout disonesto e ciarlatano per cui vincerà un David e un Nastro d'Argento. Nel 1998 vedrà la luce la trasposizione cinematografica dell'opera di Alessandro Baricco Novecento, La leggenda del pianista sull'oceano, che si aggiudicherà un David, un Ciak d'oro e ben due Nastri d'Argento, mentre del 2000 è Malèna, con protagonista una conturbante Monica Bellucci. Nel 2006 vede la luce La sconosciuta, che ancora una volta ottiene un grande successo di critica aggiudicandosi tre David. L'ultimo film del regista è Baaria, che ha inaugurato la 66ª Mostra di Venezia, e ha ottenuto diversi riconoscimenti in ambito internazionale, tra cui una candidatura ai Golden Globes.
Giuseppe Tornatore è un regista che, seppur premiato largamente dalla critica italiana quanto da quella internazionale, non ha mancato di suscitare reazioni controverse. Dopo i fasti del secondo dopoguerra, d'altra parte, è stato sempre più difficile per gli autori italiani riuscire ad emanciparsi dall'eredità del neorealismo, e proprio di questo è imputato il lavoro di Tornatore: per molti l'opera del regista siciliano altro non è che un riadattamento, più o meno riuscito a seconda dei casi, di temi già ampiamente sviluppati in passato. Ma, d'altro canto, è difficile negare che Tornatore sia uno degli autori italiani che con più forza ha cercato di riportare a un ruolo primario l'immagine e l'impatto visivo, mettendo al centro delle proprie storie le emozioni umane, a tratti virate anche nel sentimentalismo, ma nonostante questo sempre di grande coinvolgimento.
1989 Premio Gran Premio della Giuria per Nuovo cinema Paradiso
2009 Premio Premio Francesco Pasinetti (SNGCI) per Baarìa
1995 Premio Gran premio della giuria per L'uomo delle stelle
2013 Premio David giovani per La migliore offerta
2013 Premio Miglior regista per La migliore offerta
2013 Premio Miglior film per La migliore offerta
2013 Candidatura Miglior sceneggiatura per La migliore offerta
2011 Candidatura Miglior documentario per L'ultimo Gattopardo: Ritratto di Goffredo Lombardo
2010 Premio David giovani per Baarìa
2010 Candidatura Miglior regista per Baarìa
2021 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Recitazione
2015 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2013 Recitazione
2012 Recitazione
Il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore sta girando un documentario sull'imprenditore e re del cachemire Brunello Cucinelli e sulla storia del marchio che porta il suo nome.
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