Giuseppe Pambieri è nato a Varese il 18 novembre 1944. Dopo il conseguimento della maturità classica si iscrive a Giurisprudenza e contemporaneamente inizia a frequentare la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove matura la propria formazione di attore.Ben presto la vocazione artistica prende il sopravvento e, mentre abbandona gli studi di giurisprudenza, comincia a prendere parte a spettacoli teatrali, dimostrando subito il suo eclettismo e capacità di interpretare ruoli e generi diversi.
Ottiene una parte in Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni per la regia di Giorgio Strehler, che verrà portato in tutta Europa e in Italia. A 23 anni all'Olimpico di Vicenza è Oreste nelle Mosche di Sartre accanto a Valeria Moriconi e vince la Noce d'Oro come miglior attor giovane dell'anno. Due anni dopo affronta L'ippolito di Euripide al Teatro Greco di Siracusa e partecipa a Gioco di ragazzi di Robert Marasco con Paolo Stoppa ed Enrico Maria Salerno che ne cura anche la regia.
Ottiene grande successo e popolarità con il personaggio di Remo nello sceneggiato televisivo tratto da Le sorelle Materassi, per la regia di Mario Ferrero, accanto a S. Ferrati e R. Morelli.
Nel 1972 è richiamato al Piccolo di Milano da Strelher che lo vuole nel Re Lear di Shakespeare nel ruolo del cattivo Edmund e partecipa a diversi lavori televisivi: La parigina di Becque, Estate e Fumo di T. Williams e molti altri.
Due anni dopo, accanto a Enrico Maria Salerno è tra i protagonist del film La polizia al servizio del cittadino?, Il lupo dei mari, dall'omonimo romanzo di Jack London e partecipa a Il deserto dei Tartari, dal romanzo di Dino Buzzati per la regia di Valerio Zurlini.
Nel 76 torna in teatro diretto da Franco Zeffirelli nella Città Morta di Gabriele D'Annunzio accanto a S. Ferrati nel ruolo di Leonardo. Successivamente riprende al Teatro Odeon di Parigi il Re Lear, dove sua moglie Lia Tanzi recita nel ruolo di Goneril, e per la stagione 77/78 fonda la Compagnia Pambieri Tanzi, che debutta sulle scene con Il seduttore, di D. Fabbri per la regia di Enriquez.
Nel 79-80 è il Diavolo Peter di S. Cappelli ispirato a Peter Kurten un assassino che terrorizzò Dusseldorf negli anni venti. Intanto in televisione affronta la rivista: Rete Tre con Gianni Morandi, Ombretta Colli e Arnoldo Foà, quindi lo sceneggiato comico Il barone e il servitore ispirato a farse italiane dell'ottocento, Il signore di Ballantrae dal romanzo di Stevenson dove è il diabolico James, Mattias Sandorf dal romanzo di Jules Verne, Quell'antico amore, ispirato alla storia di Carlo III di Parma.
Nell'estate dell'81 ottiene un clamoroso successo con il ruolo di Petruccio nella Bisbetica Domata di Shakespeare insieme a sua moglie Lia Tanzi per la regia di Marco Parodi e ne viene realizzata anche una versione televisiva.
Nell'84 partecipa al film Il conte Tacchia, con Enrico Montesano e la regia di Bruno Corbucci e interpreta Neottolemo nel Filottete di Sofocle a Siracusa e Atreo nel Tieste di Seneca.Ancora una volta accanto a Lia Tanzi affronta con la regia di G. Cobelli Il matrimonio di Figaro di Beaumarchais per lo Stabile di Torino.
Nella stagione 85-86 recita in Ma non è una cosa seria di Pirandello e La bella e la bestia di di G.Lunari. Nel frattempo al Festival di Taormina è Pericle, Principe di Tirodi Shakespeare e per la stagione 90-91 interpreta Rumors, di Neil Simon, una farsa comicissima.
Nella stagione 92-93 insieme alla figlia Micol recita nel Diario di Anna Frank, per la regia di De Bosio, grande successo di critica e di pubblico, quindi ne L'inquilina del piano di sopra, di Chesnot e a fine stagione debutta al Teatro Carcano di Milano con l'Enrico V di Shakespeare.
Nel 94 ha un felice incontro con L. Ronconi in Venezia Salva di S. Waill ottenendo un grande riscontro di critica e di pubblico interpretando il delirante Renaud, e lo stesso anno veste i panni del "capitano" in In tre sull'altalena di G. Lunari, del quale è stata realizzata un'edizione francese a Parigi e una ripresa televisiva per RaiDue. Successivamente interpreta Benedetto in <Molto rumore per nulla di Shakespeare, insieme a sua moglie, per la regia di A. Syxty. Accanto a Enrico Beruschi porta in scena La cena dei cretini di Weber ripetendo il grande successo comico ottenuto a Parigi
Nel '96 debutta al Festival di Verona con Il Mercante di Venezia, nel ruolo di Shaylock, e durante la stessa stagione interpreta Federico II di Svevia nell'Harem di Alberto Rossett per la regia di Giorgio Albertazzi. L'anno seguente è protagonista di una sitcom per la televisione svizzera dal titolo Boxer-Shorts e interpreta Paolino ne L'uomo, la bestia e la virtù, di Pirandello, per la regia di G. Emiliani.
Nella stagione '98-'99 è in scena con Pallottole su Broadway di Woody Allen per la regia di E Maria Lamanna e ha girato per RaiDue lo sceneggiato Incantesimo, nel quale interpreta Diego Olivares per nove anni, fino alla conclusione della serie.
Nel 2000 è protagonista dello spettacolo Il costruttore di Solness, di Ibsen per la regia di Beppe Navello e successivamente è interprete de Il fu Mattia Pascal di Pirandello e di Ifigenia in Aulide di Euripide, diretto da Piero Maccarinelli.
Due anni dopo assume la carica di direttore artistico del Teatro Politeama di Catanzaro, dove ha debuttato con Vite private di Noel Coward accanto a Lia Tanzi e Micol Pambieri, per la regia di Giuseppe Emiliani
Gli anni successivi torna a recitare ne Il fu Mattia Pascal (tournée nazionale) e affronta il ruolo di Angelo Baldovino ne Il piacere dell'onestà di Pirandello per la regia di Lamberto Puggelli, un ruolo che gli è valso il Premio Gassman nella categoria "miglior attore protagonista", ottenendo molti consensi dalla giuria composta dal pubblico dei teatri di tutta Italia. Nel frattempo interpreta il ruolo di Agamennone nell'Alcesti di Euripide, per la regia di W. Pagliaro, debuttando al Teatro Olimpico di Vicenza nel settembre 2004 e replicando poi lo spettacolo nei suggestivi scenari di Tindari e Taormina
Nell'estate del 2004 interpreta il ruolo di Bottom nel Sogno di una notte di mezza estate Shakespeare, per la regia di Renato Giordano.
Nella stagione 2006-2007 ha interpretato e diretto La scuola delle mogli di Moliere e Anfitrione di T.M.Plauto e La commedia degli errori di W. Shakespeare, che ha ripreso per la stagione successiva ottenendo un importante riconoscimento, ovvero il Premio Gassman per il miglior spettacolo della stagione.
Nell'estate 2008 è in tournèe nello spettacolo L'impresario delle Smirne di Carlo Goldoni, per la regia di Massimo Belli.
A ottobre sarà allo stabile di Trieste e, con la regia di Antonio Calenda, debutterà nella commedia Essere o non essere, scritta da M. Letizia Compatangelo ispirata sia al film di Lubitsch, Vogliamo vivere del '42, sia a quello più recente di Mel Brooks e Anne Bancroft dell'82.
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