Classe 1975, Gioia Spaziani si diploma in recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1999. Eclettica, (recita, canta, è autrice e compositrice di musica, suona il pianoforte, il violino e la fisarmonica), l'attrice si è formata grazie all'esperienza del teatro. Ha interpretato a teatro: Il seno in affitto, di Santanelli, L'Histoire de Soldat diretta da Carl Martin, accanto a Cosimo Cinieri, Happening Lirico-Musicale con i testi di Ferlinghetti, La dodicesima notte e Sogno di una notte di mezza estate, di Shakespeare, per la regia di Angelilli, e ancora Le Serve di Janet e"Baal di Brecht, entrambi per la regia di Deva. Ultimamente è stata in scena con Anna Cappelli, di Ruccello, per la regia di Saggese.
Per la sua capacità di assimilare i testi con naturalezza, Gioia è stata definita dalla critica una sorta di "Giannini in gonnella": la Spaziani prepara, infatti, accuratamente ogni interpretazione, studiando, i dialetti, le nevrosi, i comportamenti e le abitudini dei suoi personaggi. Per interpretare Lia, (ruolo per il quale riceve subito una Nomination Grolla d'oro, come attrice protagonista), nel film Placido Rizzotto, di Pasquale Scimeca, impostosi all'attenzione alla Mostra di Venezia nel 2001, studia per mesi il dialetto siciliano a Corleone, per poi recitarlo in maniera impeccabile, riuscendo così a convincere critica e pubblico. Sempre nel 2001, è Susanna nel film di Ettore Scola, Concorrenza Sleale, accanto ad un giovane Elio Germano. Diafana, bionda, irriconoscibile, la Spaziani si trasforma nuovamente e, da donna forte del Sud, veste il ruolo di una ragazza ebrea, appassionata di piano, che lei suona realmente con maestria. Approdata al piccolo schermo con Come l'America, diretto da Andrea e Antonio Frazzi, la Spaziani dal 2000 al 2005 entra poi nella famiglia di Un posto al sole, in cui interpreta il ruolo di Giò Palumbo, una ragazza volitiva con una difficile storia alle spalle. Per tutti gli spettatori, la Spaziani, nata nella realtà a Frosinone, diventa una napoletana verace, grazie al suo impeccabile accento partenopeo.
Sul piccolo schermo la ricordiamo anche nelle miniserie tv Nassiriya - Per non dimenticare con Claudia Pandolfi e Raoul Bova, e dell'acclamato Il capo dei capi (Vincitore del Telegrolla e del Telegatto), in cui ha interpretato il ruolo di Ninetta Bagarella, moglie del boss Totò Riina, entrambe in onda nel 2007 su Canale 5. Ancora una volta un personaggio difficile, duro, con una grinta tutta meridionale, al quale la Spaziani si prepara nuovamente, con la solita meticolosità.
Recentemente l'abbiamo vista sul grande schermo, tra le interpreti del film Galantuomini di Edoardo Winspeare: ora Gioia Spaziani, che si muove con sicurezza dal teatro, al cinema, fino al piccolo schermo, è la protagonista femminile, del film tv Al di là del lago, prodotto dalla Fidia Film, per la regia di Stefano Reali, in onda mercoledì 22 aprile 2009 in prima serata su Canale 5. In questo film, pieno di colpi di scena, l'attrice recita accanto a Kaspar Capparoni, il ruolo di Barbara, medico condotto del piccolo centro Poggio Sant'Angelo. Un personaggio dal temperamento risoluto, che decide di vivere nel suo paese d'origine, rifiutando i ritmi frenetici del consumismo.
2023 Recitazione
2019 Recitazione
2019 Recitazione
2016 Recitazione
L'attore, insieme alla coprotagonista Ana Caterina Morariu e al resto del cast, ha presentato la nuova miniserie Rai, incentrata sulle difficoltà di un padre costretto alla separazione: economiche, ma soprattutto psicologiche.
Il cinema italiano presente in concorso al Festival di Roma strappa ai giornalisti l'applauso più convinto con Galantuomini di Edoardo Winspeare. Per presentarlo alla stampa sono giunti nella capitale regista e cast.