Nato nel 1939 a Pittsburgh, in Pennsylvania, ma cresciuto nel Texas da genitori di origini italiane e siriane, Frank Murray Abraham, per tutti F. Murray Abraham, è noto soprattutto per la sua interpretazione di Salieri in Amadeus, del 1984, per il quale ha vinto un Oscar.
Consegue la formazione di interprete a New York, sotto la guida del maestro Uta Hagen. I primi anni della sua carriera sono votati interamente al palcoscenico teatrale, dove ottiene numerosi apprezzamenti. In questo periodo inoltre si sposa con Kate Hannan, da cui ha due bambini. L'esordio al cinema avviene solo nel 1971, con una piccolissima partecipazione nel documentario They Might Be Giants, cui seguono altri ruoli secondari in titoli di maggiore importanza, quali Serpico di Sidney Lumet, la commedia di Neil Simon Il prigioniero della seconda strada, I ragazzi irresistibili di Herbert Ross, Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula; alternati a diverse apparizioni televisive (tra l'altro in Il tenente Kojak e nel telefilm italiano Marco Polo di Giuliano Montaldo).
Tuttavia, è solamente negli anni Ottanta che consegue la notorietà internazionale, grazie a due interpretazioni che finalmente riescono a mettere in luce tutto il suo straordinario talento: quelle del signore della droga boliviano Suarez in Scarface (1983) di Brian De Palma, e soprattutto quella dell'invidioso Antonio Salieri, compositore ossessionato del rivale Mozart nell'eccelso biopic di Milos Forman, Amadeus, per il quale viene insignito meritatamente del Golden Globe e dell'Oscar.
Il ruolo rimane talmente impresso nella memoria degli spettatori, da segnare inevitabilmente la futura carriera dell'attore, che da qual momento in poi è stato reclutato per impersonare soprattutto personaggi oscuri e perfidi: il sadico inquisitore de Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud (1986), il perfido Innominato ne I promessi sposi (1989), miniserie italiana diretta da Salvatore Nocita, il paranoico procuratore distrettuale in Il falò delle vanità ( 1991), di nuovo sotto la regia di De Palma, solo per citarne alcuni.
Abraham, inoltre, continua in parallelo anche l'attività televisiva, che lo porta a impersonare personaggi molto variegati, dal presidente Abraham Lincoln di Dream West, al papa Giulio II ne La primavera di Michelangelo, al Professor Harlech di Viaggio al centro della terra.
Negli anni Novanta comincia, finalmente a essere reclutato in ruoli più leggeri, ad esempio nella parodia demenziale Palle in canna e nella commedia d'azione Last Action Hero - L'ultimo grande eroe, fino al surreale musical di Woody Allen La dea dell'amore. Abraham continua però a rappresentare soprattutto grandi (e oscure) figure del passato, come Stalin in Children of the Revolution e il villain per eccelenza, Al Capone, in Baby Face Nelson.
Esordisce anche nel genere fantascientifico con Mimic di Guillermo Del Toro, dove è un dottore che deve debellare una mortale epidemia, e Star Trek - L'insurrezione, nel quale interpreta nuovamente la parte del "cattivo". Dopo i biblici Ester e L'arca di Noé, e un'apparizione ne I muppets venuti dallo spazio (dove curiosamente interpreta proprio Noé), torna a un ruolo più sfaccettato in Scoprendo Forrester di Gus Van Sant, accanto a Rob Brown e Sean Connery, prima di passare nell'horror di serie B I 13 spettri.
Da sempre un attore impegnassimo - ha al suo attivo quasi un centinaio di apparizioni - Abraham più di recente ha interpretato una serie di pellicole che l'hanno portato in giro per il mondo, anche se ha continuato sempre a mantenere un rapporto privilegiato con l'Italia, recitando in numerose produzioni nostrane, tra cui: I giudici - vittime eccellenti di Ricky Tognazzi, dove si cala addirittura nei panni del boss mafioso Tommaso Buscetta, nel televisivo Un dono semplice di Maurizio Zaccaro, nell'affresco storico I cavalieri che fecero l'impresa di Pupi Avati, nella commedia Peperoni ripieni e pesci in faccia di Lina Wertmüller, e ancora in Come le formiche di Ilaria Borrelli, e ne L'inchiesta di Giulio Base, dove si cala di nuovo in panni biblici.
Inoltre l'attore ha intrapreso in particolare un'assidua collaborazione con il regista Renzo Martinelli, per cui ha lavorato in Piazza delle cinque lune, Carnera: The Walking Mountain , Il mercante di pietre e Barbarossa.
Abraham ha continuato anche negli ultimi anni a partecipare a varie produzioni internazionali, dalle trasposizioni letterarie di The Bridge of San Luis Rey e Quiet Flows the Don, agli storici A House Divided e Perestroika, senza però rinunciare anche ad alcune produzioni puramente alimentari, come il pessimo Shark Swarm - Squali all'attacco. Ultimamente, inoltre, è stato particolarmente attivo anche sul fronte del piccolo schermo, partecipando in qualità di guest star in numerose serie, tra cui Saving Grace, Criminal Intent, Bored to Death e The Good Wife.
Nonostante il suo successo, si direbbe che Abraham non abbia sfruttato al massimo la vittoria all'Oscar. Dice, "Quando l'ho vinto avevo 42 anni: mi ha reso la vita infinitamente più semplice. Fino ad allora ero quasi sempre senza soldi. Certo, mi piacerebbe vincerne a ripetizione, ma può diventare una condanna allo stereotipo. Ci sono attori cui non è successo: è un pezzo che interpreto sempre dei "cattivi", sebbene per i primi 15 anni della mia carriera, abbia fatto quasi esclusivamente la commedia. Oggi non mi prendono più neanche in considerazione per altri generi. Ho provato ad interpretare altri tipi di personaggi, ma devi prendere quello che ti viene offerto. È una vita da zingari".
1985 Premio Miglior attore protagonista per Amadeus
1985 Premio Miglior attore protagonista (dramma) per Amadeus
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2023 Recitazione
2023 Recitazione
2018 Recitazione
2012 Recitazione
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