Ernesto Crisà nasce a Biserta in Tunisia il 10 marzo del 1924, dai palermitani Francesco e Maria Antonietta Tornabene; insieme ai fratelli Vincenzo, Antonino, Alfredo Armando, Eduardo, Rosalia e Giovanna, cresce tra i pochi stimoli culturali che la società di quei tempi poteva offrire. Fu la visione di una rappresentazione teatrale a incantarlo a tal punto da fargli scattare quell'interesse per il mondo dello spettacolo che da quel momento non lo lascerà più. Trasferitosi in Francia Ernesto si iscrive alla scuola di danza della celebre ballerina Preobrajenska. Nel 1938 vince il premio europeo di Mister Muscolo con il nome di Tino Crisa, e l'anno seguente partecipa alla prima tournee da ballerino. Rotti i primi indugi il giovane partecipa alla selezione per un ruolo nella rivista teatrale Plasir de France, riuscendo a spuntarla per la parte di un Apollo con tanto di biga romana e decide che Erno Crisa sarà il suo nome d'arte. Il fascino per il palcoscenico lo conduce alla scuola di recitazione della Belachova e di Marchat, che gli consente di scrollarsi da dosso la reputazione di "bello ma incapace".
Per pagarsi gli studi arrotonda con lavori saltuari come rappresentante di profumi e come comparsa al tabarin Folie Bergere di Parigi. Esordisce in teatro in Dieu est innocent di Fabre, continua con Folle d'amour di Seguin e ancora con La guerra di Troia non si farà di Giraudoux, per proseguire con tournee in giro per il mondo. La sua spigliatezza gli permette di farsi notare nell'ambiente cinematografico: la prima partecipazione di spessore arriva nel 1941 al film Le mystere Saint-Val con protagonista il già noto Fernandel. Ancora altre parti in film francesi prima di giungere in Italia in organico alla compagnia teatrale di Wanda Osiris, con cui prende parte alla celebre rivista Grand Hotel, che lo propone alla ribalta del cinema italiano. Il regista Luigi Zampa lo vuole per il film Cuori senza frontiere, girato nel 1949 al fianco di Raf Vallone e di una giovane Gina Lollobrigida. La sua versatilità per danza, teatro e cinema lo rende artista completo e unico; la sua espressione visiva lo fa spesso preferire per i ruoli di "cattivo", che lo caratterizzeranno fino al ciclo dei western all'italiana. Gli anni '50 e 60' sono ricchi di partecipazioni a film apprezzati dal pubblico e dalla critica, condotti da registi del calibro di De Sica, Germi, Zampa e De Filippo, con celebri attori come Delon, Mastroianni, Vallone, Fernandel, Rascel, Gemma, Girotti, Franchi e Lupo e con splendide prime donne come la Mangano, la Lisi, la Lollobrigida, la Scala, la Mercier, la Spina e la Darrieux.
Nel 1962-63 partecipa al film Jasmine in Iran, e per la televisione italiana a Servizio speciale - gli Apostoli di Sandro Bolchi dove interpreta il personaggio di San Pietro, in occasione del viaggio di Paolo VI in Palestina. A Roma Erno vive con la moglie Giuseppina Ferri in via Buozzi, quartiere Parioli, nei pressi dell'abitazione di Rossellini e frequenta il jet set dei concorsi e dei premi cinematografici, divenendo protagonista a buon diritto della Dolce Vita e degli eventi mondani dell'epoca. E' la sera del 5 aprile del 1968 quando l'emorragia cerebrale che poco tempo prima lo aveva colpito sul set di un film a Cinecittà, degenera e gli è fatale. Erno, dopo aver partecipato a circa 90 film, con ruoli più o meno importanti, a 50 anni lascia per sempre il cinema, il teatro e la danza.
1968 Recitazione
1963 Recitazione
1962 Recitazione
1962 Recitazione