Charlton Heston è stato l'attore che forse più di ogni altro si è trovato a proprio agio nel filone del cinema kolossal o storico tanto di moda negli anni Cinquanta e Sessanta. L'alta statura e i tratti scultorei della figura lo predisponevano naturalmente a interpretare biografie di grandi personaggi ispirati alla storia o a romanzi popolari. Attore serio e scrupoloso, forse di non eccelse possibilità espressive e certamente poco dotato di ironia, propose, a ben guardare, sempre lo stesso solenne personaggio simboleggiante il bene, l'abnegazione, il sacrificio. Sia che vestisse i costumi di Ben-Hur (che gli valse l'Oscar al miglior attore), di Mosé ne I dieci comandamenti di Cecil B. DeMille, di Giovanni Battista ne La più grande storia mai raccontata, del direttore del circo in Il più grande spettacolo del mondo. Per non parlare dell'eroico El Cid, di Michelangelo ne Il tormento e l'estasi di Carol Reed, nonché del maggiore della marina che protegge il presidio americano in 55 giorni a Pechino, o del generale Gordon Pascià in difesa del popolo egiziano in Khartoum, fino a Marco Antonio, incarnato più volte a teatro, e al cinema in 23 pugnali per Cesare e nel suo esordio da regista, All'ombra delle piramidi, Charlton Heston è stato immancabilmente l'eroe saggio e posato, sostenuto da incrollabili certezze.
Anche nel genere di fantascienza Heston si è cimentato con buoni risultati: il suo personaggio, - in particolare l'astronauta George Taylor, unico essere umano supersite nel cult Il pianeta delle scimmie, ma anche nel desolato 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra e nell'apocalittico 2022: i sopravvissuti - è anzi risultato forse più convincente, in quanto reso più umano da un insolito gesto di esitazione, da un'ombra di dubbio o da una cupa disperazione.
Heston è risultato altrettanto convincente anche in un altro genere che ha frequentato con assiduità, quello catastrofico, contribuendo alla popolarità del filone alla metà degli anni Settanta con titoli come Airport 1975 e Terremoto. L'attore s è tuttavia distinto anche in memorabili performance per grandi registi, come Orson Welles ne L'infernale Quinlan e Sam Peckinpah in Sierra Charriba.
Dopo aver impersonato il Cardinale Richelieu nell'adattamento de I tre moschettieri di Richard Lester, alla fine degli anni Settanta Heston diradò le sua partecipazioni per il grande schermo, dedicandosi in prevalenza a ruoli secondari e prestigiosi cameo, in titoli di svariato genere, come Fusi di testa 2, Tombstone, True Lies, Hamlet, Il seme della follia, Ogni maledetta domenica, Amori in città... e tradimenti in campagna, The Order al fianco di Jean-Claude Van Damme; nonché un immancabile apparizione nel remake di Tim Burton Il pianeta delle scimmie e persino in una puntata del celebre telefilm Friends.
Come regista, invece, si è cimentato dietro la macchina da presa nel 1982 per l'avventuroso I predatori della vena d'oro e nel 1988 per il remake televisivo di Un uomo per tutte le stagioni.
Decisamente meno piacevole, invece, la sua presenza nel documentario di Michael Moore Bowling a Columbine, in qualità di invasato presidente della National Rifle Association, associazione americana per il possesso di armi da fuoco, che non ha mancato di suscitare polemiche. La sua ultima interpretazione, prima di essere stroncato dal morbo di Alzheimer il 5 aprile 2008, è stata nel film My Father - Rua Alguem 5555 del 2004, diretto dall'italiano Egidio Eronico, dove ha incarnato il mostruoso scienziato nazista Josef Mengele.
1977 Premio Humanitarian Award
1960 Premio Miglior attore protagonista per Ben Hur
1967 Premio Premio Speciale Cecil B. DeMille
1963 Candidatura Miglior attore protagonista (commedia o musical) per Pranzo di Pasqua
1960 Candidatura Miglior attore protagonista (dramma) per Ben Hur
1957 Candidatura Miglior attore protagonista (dramma) per I dieci comandamenti
1961 Premio Miglior attore straniero per Ben Hur
2002 Candidatura Miglior cameo per Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie
1972 Premio Premio alla carriera
1974 Premio Premio speciale
2003 Recitazione
2002 Recitazione
2001 Recitazione
2001 Recitazione
L'8 febbraio 1968 veniva presentato negli Stati Uniti Il pianeta delle scimmie, il film di fantascienza con Charlton Heston tratto dal romanzo di Pierre Boulle e destinato a un enorme successo: ripercorriamo la storia e i motivi di fascino di uno dei più influenti classici del cinema di fantascienza.
A 25 anni rivoluzionò le regole della settima arte con un film, Quarto potere, destinato ad entrare nella storia, ma lo straordinario talento di Orson Welles non si limita al suo ritratto del "cittadino Kane": ripercorriamo alcuni fra i momenti salienti nella carriera del leggendario attore e regista americano.
L'attore premio Oscar si è spento all'età di 84 anni nella sua casa di Hollywood. Con ruoli quali Ben Hur, I dieci comandamenti e Il pianeta delle scimmie era diventato una delle leggende di Hollywood.