Una delle personalità più influenti nella storia del cinema italiano, artefice di autentici capolavori e scopritore di numerosi talenti registici, Carlo Ponti, nato a Magenta nel 1912, dopo aver conseguito una laurea in giurisprudenza, ha iniziato l'attività di produzione all'inizio degli anni Quaranta, mettendo già in cantiere le sue prime opere, tra cui i film dei "telefoni bianchi" Piccolo Mondo Antico, Sissignora e Giacomo l'idealista.
In seguito, la Lux gli affidò la realizzazione di titoli come Gioventù perduta di Pietro Germi e Il mulino del Po di Alberto Lattuada. Qui conobbe un altro dei produttori fondamentali dell'epoca, Dino De Laurentiis, con il quale nel 1950 fondò una società in proprio, che finanziò opere straordinarie. Tra di esse Europa '51 e Dov'è la libertà...? di Roberto Rossellini, Anni Facili di Luigi Zampa, La strada di Federico Fellini, L'oro di Napoli di Vittorio De Sica; nonché numerose commedie di enorme successo dirette da Steno, Mario Monicelli e Mario Mattoli, gran parte delle quali con protagonista Totò.
La collaborazione tra i due produttori, tuttavia, si arenò su kolossal come Guerra e Pace di King Vidor, e Ponti lasciò il socio, tornando a produrre pellicole più piccole, ma ugualmente significative, come Guendalina di Lattuada e Il ferroviere di Germi.
Alla fine degli anni Cinquanta, Ponti conobbe Sophia Loren a un concorso di bellezza, e se ne innamorò perdutamente, fino al punto da prendere la cittadinanza francese pur di divorziare dalla prima moglie Giuliana Fiastri.
Carlo la seguì con costanza nella sua ascesa al successo, a partire dalle prime apparizioni negli anni Cinquanata in Miseria e nobiltà di Mattoli, accanto a Totò, e ne La bella mugnaia e La donna del fiume. Per Sophia produsse pellicole come La ciociara di De Sica (che le fece vincere il primo Oscar assegnato a un'attrice non anglofona), Matrimonio all'italiana, Ieri, oggi, domani, La moglie del prete, Una giornata particolare, che consacrarono sullo schermo la coppia Loren-Mastroianni, nonché altri titoli che lanciarono la sua carriera negli Stati Uniti, come Orchidea Nera di Martin Ritt, Olympia di Michael Curtiz, e Quel tipo di donna di Sidney Lumet.
Allo stesso tempo il produttore, dotato anche di una notevole sensibilità artistica (è stato persino membro della giuria al Festival di Cannes), realizzò pellicole che rimangono nella storia del cinema, come L'isola di Arturo e La noia di Damiano Damiani; Cleo dalle 5 alle 7 di Agnès Varda; Landru di Claude Chabrol; Lo spione e Leon Morin prete di Jean-Pierre Melville; I sequestrati di Altona, L'uomo dei cinque palloni, La donna scimmia di Marco Ferreri; La decima vittima di Elio Petri; Giordano Bruno di Giuliano Montaldo; Blow-Up, Zabriskie Point e Professione: Reporter di Michelangelo Antonioni; La donna è donna, Le carabiniers, e Il disprezzo di Jean-Luc Godard.
Uno dei maggiori successi di Carlo Ponti però fu Il dottor Zivago, coproduzione internazionale diretta da David Lean e ispirata al romanzo di Boris Pasternak.
A partire dalla meta degli anni Settanta, in seguito alla crisi dell'industria cinematografica italiana, Ponti era stato tuttavia costretto a produrre film di serie B, come spaghetti western, poliziotteschi e commedie erotiche, riuscendo però a realizzare anche opere interessanti, tra cui Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola e la produzione internazionale Cassandra Crossing, con l'immancabile Sophia, per la quale produsse anche il rifacimento televisivo de La ciociara e quello di Sabato, domenica e lunedì negli anni Novanta.
Il produttore è morto a Ginevra all'età di 94 anni.
1966 Candidatura Miglior film per Il Dottor Zivago
1967 Premio Miglior produttore straniero per Il Dottor Zivago
1965 Premio Miglior produttore per Matrimonio all'italiana
1964 Premio Miglior produttore per Ieri, oggi, domani
1955 Premio Miglior produttore per La strada
1957 Premio Miglior produttore per Il ferroviere
1988 Produzione
1977 Produzione
1977 Produzione
1976 Produzione