Carlo Pedersoli, meglio conosciuto con il nome d'arte Bud Spencer, nasce a Napoli il 31 Ottobre 1929. Dal '40 e fino alla fine del decennio cresce a Roma e quindi in Sud America, al seguito del padre, uomo d'affari. Tornato nella Capitale, intraprende una fortunata carriera di nuotatore che gli permette di essere notato dal mondo dello spettacolo. Sono gli anni della Hollywood sul Tevere, cosicché Pedersoli esordisce, da comparsa, in Quo Vadis? (1951). Ma la via del cinema non è ancora tra le sue priorità: torna per qualche anno in Sud America, conta una apparizione per Monicelli (Un eroe dei nostri tempi, 1955), partecipa a un altro kolossal "romano", Annibale (1959), in cui tra l'altro recita anche Mario Girotti (il futuro Terence Hill), e nel '60 gareggia alle Olimpiadi di Roma. Sposatosi con la figlia del produttore Giuseppe Amato, quando il suocero muore a metà degli anni Sessanta comincia giocoforza a occuparsi di cinema.
Su spinta del regista Giuseppe Colizzi e superate delle resistenze, legate al fatto che non sapeva andare a cavallo e che ancora non si faceva crescere la barba, Pedersoli si convince a recitare nel western Dio perdona...io no! (1967), in cui si accredita per la prima volta come Bud Spencer e duetta insieme a Girotti-Terence Hill. Tra i due nascerà una collaborazione duratura che li porterà a recitare insieme in ben 17 titoli, diventando una delle coppie comiche più celebri del cinema italiano. In effetti però in Dio perdona...io no! i due non agiscono ancora secondo le dinamiche che diventeranno immodificabili solo a partire da Lo chiamavano Trinità (1970) di Enzo Barboni, titolo dal grande successo internazionale: da qui in poi se Terence Hill sarà il finto ingenuo dalla faccia d'angelo e, in qualche modo, il prim'attore, Bud Spencer diventa invece la "spalla brontolona" ma, in virtù delle sue doti di imbattibile lottatore, anche il vero motore dell'azione e cioè colui che ogni volta garantisce il raggiungimento dell'obiettivo.
Il duo, già a partire dal '72 con Più forte, ragazzi!, abbandona i territori sia pur stilizzati dello spaghetti-western per film d'avventura in cui la violenza assume una connotazione fumettistica (le famose scazzottate); ne consegue che da ...altrimenti ci arrabbiamo! (1974) a I due superpiedi quasi piatti (1977) fino a Io sto con gli ippopotami (1979) i loro film siano sempre più rivolti a un pubblico infantile.
Nel corso del decennio comunque Bud Spencer si costruisce una carriera solitaria di tutto rispetto: nel '71 in Quattro mosche di velluto grigio di Dario Argento è un personaggio così sopra le righe da risultare indimenticabile; nel '72 recita in Una ragione per vivere e una morire di Tonino Valerii dove, al fianco di James Coburn, forse si guadagna il suo miglior ruolo western; se poi in Torino nera (1972) di Carlo Lizzani si trova a disagio nelle vesti melodrammatiche del brav'uomo incarcerato ingiustamente, la svolta arriva l'anno seguente con Piedone lo sbirro, il suo primo film diretto da Steno.
Il regista romano riporta l'attore a Napoli, la sua città, e al fianco di una vera spalla come Enzo Cannavale ne codifica definitivamente le caratteristiche recitative e comportamentali: il piede come sineddoche di un corpo pressoché sovrumano, l'uso dei pugni al posto della pistola come codice di condotta da uomo d'onore, l'insofferenza verso le regole come aspetto populista ma verace della "napoletaneità". La serie di Piedone che si chiude con Piedone d'Egitto (1980), sempre diretto da Steno, gli consente dunque di consolidarsi tra le figure di spicco dello star system italiano di quegli anni, una notorietà che all'epoca oltrepassò i confini nazionali.
All'inizio degli anni Ottanta però Bud Spencer ha già cinquant'anni e la sua stazza, che aumenta vistosamente, comincia a diventare un ostacolo alle scene d'azione in cui, pur tetragono ai colpi ricevuti, deve comunque mostrarsi agile.
E se in Banana Joe (1982), ancora di Steno, riesce a tenere botta, forse non altrettanto si può dire degli ultimi film con Terence Hill (da Chi trova un amico trova un tesoro a Miami Supercops fino addirittura al '94 di Botte di Natale), dove tra l'altro paga il fatto che il collega sia di dieci anni più giovane.
Così dopo Superfantagenio (1986) di Bruno Corbucci, in cui viene quasi teorizzata la sua figura supereroica, a fronte di un declino ormai palese e di un sistema cinematografico cambiato radicalmente, si dedica soprattutto alla TV.
Negli ultimi anni ha ricevuto l'investitura del cinema d'autore, grazie a Ermanno Olmi che l'ha voluto nel ruolo del cantastorie-ammiraglio in Cantando dietro i paraventi (2003), facendolo recitare con la sua voce come non accadeva dai tempi di Piedone (il suo doppiatore abituale è stato Glauco Onorato), mentre nei prossimi mesi sarà protagonista della serie TV I delitti del cuoco.
2010 Premio David speciale
2004 Candidatura Miglior attore non protagonista per Cantando dietro i paraventi
2016 Recitazione
2005 Recitazione
2003 Recitazione
1994 Recitazione
Terence Hill sale sul palco dello Spencerhill Festival in compagnia della famiglia di Bud Spencer e annuncia un nuovo film western.
Il programma della prima edizione italiana del raduno internazionale dei fan di Bud Spencer & Terence Hill, che, dopo decenni in Germania, sbarca in Italia con la sua ventesima edizione, è stato svelato.
Il successo incredibile testimoniato dai numeri ha convinto il direttore del Bud Spencer Museum a prolungare la data di chiusura al 31 dicembre con una festa speciale e a continuare le popolari Spencerhill Movie Night, in attesa di visitatori da tutta Italia e da ogni parte d'Europa.
Il 19 novembre del 1982 arrivava nelle sale italiane "Bomber", film cult con Bud Spencer assoluto protagonista. Riscopriamolo a quarant'anni di distanza dalla sua uscita.
Carlotta Rossi è una producer italiana di 46 anni che vive a Londra e che ha intrapreso un procedimento giudiziario per ottenere il riconoscimento di paternità da parte di Bud Spencer, di cui sostiene di essere figlia.