Bela Lugosi fu uno dei maggiori attori del teatro ungherese. Alla fine della Grande guerra, si trasferì a Berlino, e da lì nel 1921 negli Stati Uniti. La sua fama è indissolubilmente legata al cinema dell'orrore. La celebrità riscossa con la straordinaria l'interpretazione del Conte Dracula, per il film di Tod Browning (che, in realtà, non ebbe modo di ripetere sullo schermo più di 2 volte nel corso di una filmografia di circa un centinaio di titoli) gli fu fatale; non solo perché come attore restò prigioniero di una maschera e di un genere, ma anche per il suo equilibrio psichico, che lo fece cadere anche nel baratro della droga.
In cambio di una facile popolarità abilmente orchestrata dalla stampa scandalistica, Lugosi accettò infatti di perpetuare il conte vampiro anche nella vita privata, con modi e atteggiamenti che lasciavano intendere come lui ne fosse una specie di incarnazione.
Coinvolto in una miriade di pellicole del terrore, entrò in aperta rivalità con l'atro divo horror dell'epoca, Boris Karloff, divenuto celebre grazie all'interpretazione di Frankenstein di James Whale, che fu proprio Lugosi, reclutato inizialmente per la parte, a rifiutare. Entrambi, tuttavia, lavorarono insieme in alcune produzioni, tra cui il letterario The Black Cat, il lugubre La iena e Il figlio di Frankenstein, nel quale Lugosi si cala nei panni nel servitore Ygor (ruolo che ripeterà anche nel successivo Il terrore di Frankenstein, mentre in Frankenstein contro l'Uomo Lupo incarna invece il celebre mostro).
Altri titoli del periodo sono Bacio mortale, L'isola degli zombies, la serie di Chandu the Magician, I vampiri di Praga (sempre per la regia di Browning), la trasposizione dal poema di Edgar Allan Poe The Raven, e Black Friday,; con pochissime occasioni per sfuggire dallo stereotipo che gli era stato cucito addosso, con l'eccezione di una piccola partecipazione nel capolavoro Ninotchka di Ernst Lubitsch.
A causa anche di scelte artistiche sbagliate - come la parodia di se stesso in Il cervello di Frankenstein con Gianni e Pinotto e quella in Bela Lugosi Meets a Brooklyn Gorilla - venne con il passare degli anni dimenticato dai produttori, ignorato dalla critica e allontanato da gran parte dei colleghi.
Tra un ricovero e l'altro, continuò ad apparire saltuariamente in film di scarsissimo pregio, indegni della sua leggenda, tra cui Il sonno nero del dottor Satana, e inoltre Glen or Glenda, Bride of the Monster, e Plan 9 from Outer Space, diretti dal "peggior regista del mondo" Ed Wood.
Tim Burton ha raccontato proprio quest'ultima, triste, parabola esistenziale e professionale di Bela Lugosi in Ed Wood, dove il crepuscolare attore è incarnato dalla magistrale performance di Martin Landau, vincitore dell'Oscar come miglior attore non protagonista.
1948 Recitazione
1941 Recitazione
1939 Recitazione
2013 Recitazione
In principio fu Vlad III, il leggendario e crudele principe della Valacchia che ispirò Bram Stoker. Da allora la figura del vampiro ha indossato abiti diversi, incarnandosi di volta in volta nello spettrale Max Schreck di Nosferatu, nei volti iconici di Bela Lugosi e Christopher Lee, fino ad arrivare a figure più prestanti, come Jonathan Rhys Meyers e Luke Evans, senza dimenticare l'affascinante Gary Oldman.
Accordo tra la Roseblood e la Twisted per produrre i remake di quattro celebri horror targati RKO. Tra questi il capolavoro di capolavoro di Jacques Tourneur Ho camminato con uno zombie.
Il binomio cinema-vampiri ha origini antichissime: dal primo Nosferatu di Murnau del 1922 al recente Van Helsing di Sommers, pare proprio che i signori delle tenebre abbiano trovato nel grande schermo una dimora talmente confortevole da non volerla più abbandonare.