Nato a Roma nel 1975, Alessandro Aronadio nel 2001 si laurea in Psicologia a Palermo con una tesi sul Doppio nel cinema di David Cronenberg. Nello stesso anno è l'unico vincitore in Italia della borsa di studio Fulbright Sergio Corbucci per un Master in regia cinematografica presso una scuola americana di cinema (con una lettera di presentazione del regista Giuseppe Tornatore). Si specializza in regia con il massimo dei voti presso la Los Angeles Film School ad Hollywood alla fine del 2002. Tra i suoi insegnanti, il regista/produttore Roger Corman, il direttore della fotografia Janusz Kaminski, direttore della fotografia di tutti i film di Steven Spielberg, l'attrice Faye Dunaway e Donn Cambern, montatore di Easy Rider.
Assistente e aiutoregista in diversi lungometraggi sia in Italia (collabora con Luc Besson, Giuseppe Tornatore, Mario Martone, Roberto Andò, Roberta Torre, Ciprì e Maresco) che negli USA (produzioni indipendenti), dirige poi spot, videoclip, documentari, cortometraggi.
Tra i suoi corti, in concorso in numerosi festival internazionali, Il bianco e il rosso, Eyes Wide Open, Hollywood Stories, Lost D. (vincitore dell'Ultracorti Film Festival e finalista al Cinecittà Internet Film Festival 2003), The story of Adam & Eve (vincitore dell'Alternative Film Festival 2002), Roman Holiday (2008, commissionato dal Ministero della Cultura Francese).
Il cortometraggio Glorybox (2003), che ha rappresentato il suo saggio di laurea presso la Los Angeles Film School, tra i vari riconoscimenti internazionali, è stato eletto il miglior cortometraggio studentesco mondiale all'International Student Award 2003. Ha inoltre rappresentato l'Italia all'XI Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo (Atene, 2003), ed è stato proiettato, in concorso, in più di trenta festival tra cui: Los Angeles, Toronto, Taormina, Venezia, Milano, Salonicco, e al Taipei Golden Horse Film Festival (il più importante festival d'Oriente, unico italiano in concorso). La Audis Husar Fine Art Gallery, una delle più importanti gallerie di Beverly Hills, ha scelto Glorybox per una mostra permanente. Il corto è stato anche proiettato durante un convegno svizzero di psicoanalisi ("Dal mito alle forme della soggettività contemporanea"), insieme a opere di Von Trier, Pasolini, Carmelo Bene e Jane Campion.
Attualmente dirige spot e lavora come sceneggiatore (fiction per RAI, Sky).
Due Vite per Caso, la sua opera prima per il cinema, selezionata al Festival di Berlino 2010, ha ottenuto il finanziamento statale dalla sezione Cinema del Ministero dei Beni Culturali. Nella motivazione, la Commissione del Ministero definisce Aronadio come "un giovane autore, tra i più promettenti registi e sceneggiatori nostrani".
2022 Sceneggiatura, Soggetto
2021 Sceneggiatura, Soggetto
2019 Sceneggiatura, Soggetto
2018 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
Nella suggestiva cornice del Sanctuary, nel rione Monti a Roma, abbiamo incontrato il regista e il cast del film approdato nelle sale italiane giovedì, giusto in tempo per la Santa Pasqua...
Alessandro Aronadio, alla sua terza regia, propone una commedia che racconta l'incredibile ascesa di una religione fittizia, inventata con l'unico scopo di defraudare il fisco.
Tanti corti, un focus sul Canada, una sezione dedicata alla danza contemporanea e ospiti nazionali e internazionali. Il festival, giunto alla 13° edizione, si terrà dal 21 al 29 luglio a Revine Lago, provincia di Treviso.
Al film di Alessandro Aronadio il Premio del Pubblico e al protagonista Daniele Parisi il Premio come Migliore attore. Dal 25 maggio nelle sale italiane con 102 Distribution.
Il secondo lungometraggio di Alessandro Aronadio, presentato alla Mostra di Venezia, è un'ambiziosa quanto irrisolta commedia dal sapore surreale.