Achille Campanile nasce a Roma, nel 1899. Inizia la sua carriera giornalistica quando è ancora un ragazzo, collaborando con giornali Tribuna e Idea nazionale. La sua attività di giornalista prosegue al Travaso, durante gli anni del regime fascista. Dello stesso periodo sono le prime opere teatrali, segnate da fallimenti e vittorie, che mostravano già quell'amore per l'umorismo e i giochi di parole che saranno l'anima delle sue opere.
Dopo le prime rappresentazioni degli anni '30, Campanile pubblica alcuni romanzi e numerose raccolte di racconti, in seguito pubblicati su diversi quotidiani come La stampa, La gazzetta del popolo e Milano sera.
Le opere Cantilena all'angolo della strada e Manuale di conversazione lo portano alla vittoria del Premio Viareggio, vinto nel 1933 e nel 1973.
Visse sempre tra Roma e Milano, senza mai entrare a far parte di quella comunità letteraria chiacchierata, posta sotto i riflettori e criticata. Negli ultimi anni della sua vita (trascorsi a Lariano, in provincia di Roma) continua incessantemente lavorare e scrivere, producendo ancora molti romanzi e racconti.
1952 Sceneggiatura