Nato nel Bronx di New York, il 26 luglio 1928, non ancora ventenne viene assunto come fotoreporter dalla rivista 'Look', ma, oltre la fotografia, il jazz e gli scacchi, coltiva un'altra grande passione: il cinema. Tra i registi che piu ama ci sono Max Ophüls e Fritz Lang. A 21 anni dirige il suo primo cortometraggio, Day of the fight, un documentario di 16 minuti dedicato al pugile Walter Cartier.
Negli anni successivi si autoproduce altri corti e mediometraggi finchè nel 1955 con Il bacio dell'assassino suscita l'interesse e l'ammirazione di Sterling Hayden, che convince la United Artists a finanziare Rapina a mano armata, dietro l'impegno di comparire nel film. Da questo momento Kubrick potrà contare sui budgets delle grandi produzioni, riuscendo comunque a non farsi fagocitare dalle politiche delle majors.
A 27 anni si è già sposato due volte e quando incontra Kirk Douglas, all'epoca gia divo internazionale, deve accettare i suoi suggerimenti (e critiche) riguardo al personaggio del colonnello Dax di Orizzonti di gloria (1957), un film antimilitarista che viene subito applaudito e accostato a La grande illusione (Jean Renoir, 1957).
Tre anni dopo, con Spartacus (1960), la coppia Kubrick-Douglas ottiene sette candidature all'Oscar, aggiudicandosi alla fine ben quattro delle ambite statuette. Dopo la lavorazione del film, Kirk Douglas dichiara: "Per Kubrick oltrepassare i limiti del budget è quasi una malattia". Contemporaneamente, sembra soddisfatto di oltrepassare anche i limiti dei generi. Dalla seduzione in bianco e nero di Lolita (1962) al pilota che cavalca la bomba de Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba (1964). Per lui un film assomiglia - o dovrebbe assomigliare - più alla musica che alla letteratura. E nei suoi film utilizza la musica per scatenare contrasti, sobbalzi, beatitudini. Come la musica immortale di Johann Strauss per 2001: Odissea nello spazio, o una canzone rubata a Gene Kelly dal cattivo Alex di Arancia meccanica (1971). E la marcetta di Topolino intonata dai marines nell'inferno del Vietnam in Full Metal Jacket (1987).
Negli anni continua ad andare al cinema, a vedere i film di tutti gli altri. Possibilmente quelli belli, quelli che difficilmente rappresentano i migliori incassi di botteghino. Ma il suo Barry Lyndon (1975) è un capolavoro applaudito dal pubblico, e riceve, tra gli altri, anche un Oscar per quella magica fotografia che rischiara i contorni del XVIII secolo alla luce di centinaia di candele e lumi ad olio. Nel corso della sua carriera dirige molti grandi attori, dedica tempi infiniti alla realizzazione di un film e conserva l'abitudine di ispirarsi ai romanzi, compresi quelli mozzafiato come Shining (1980) di Stephen King o come Doppio Sogno di Arthur Schnitzler, utilizzato per il suo ultimo film Eyes Wide Shut (1999).
Scompare in Inghilterra il 7 marzo 1999, dopo essere riuscito ad impegnare Tom Cruise per due anni e a costringerlo a rifare una scena per ben 93 volte.
1988 Candidatura Miglior sceneggiatura non originale per Full Metal Jacket
1976 Candidatura Miglior regia per Barry Lyndon
1976 Candidatura Miglior sceneggiatura non originale per Barry Lyndon
1976 Candidatura Miglior film per Barry Lyndon
1972 Candidatura Miglior film per Arancia meccanica
1972 Candidatura Miglior regia per Arancia meccanica
1972 Candidatura Miglior sceneggiatura non originale per Arancia meccanica
1969 Candidatura Miglior regia per 2001: Odissea nello spazio
1969 Candidatura Miglior sceneggiatura originale per 2001: Odissea nello spazio
1965 Candidatura Miglior regia per Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba
1999 Regia, Sceneggiatura, Produzione
1987 Regia, Sceneggiatura, Produzione
1980 Regia, Sceneggiatura, Produzione
1975 Regia, Sceneggiatura, Produzione
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