Secondo Hugh Jackman, la prima versione di X-Men era più lunga di circa 47 minuti della versione effettivamente uscita in sala. In occasione di un'intervista con Collider durante il press tour di Reminiscence, il protagonista di Wolverine ha parlato del film diretto nel 2000 da Bryan Singer e di quanto la versione distribuita in sala differisse da quella originale.
Hugh Jackman, protagonista di Wolverine, ha dichiarato: "Non vorrei parlare sulla base del nulla o di falsi ricordi. Ma ricordavo che X-Men fosse più lungo di circa 47 minuti. Non so, non vorrei sembrare esagerato ma, fino a una settimana prima, quel film era più lungo. Durante la visione in sala mi sono meravigliato e mi sono chiesto dove fossero finite alcune sequenze e che fine avessero fatto certi personaggi".
Questo aneddoto ha spinto Lisa Joy, regista di Reminiscence, a chiedere ironicamente il final cut di X-Men. Secondo Hugh Jackman, tale racconto dimostra quanto alcune dinamiche dello show business passino in primo piano rispetto alle esigenze degli artisti: "Sicuramente ci sono state battaglie. Ricordo che le persone che conoscevo a Hollywood, non il mio agente, non Patrick e nessuno allo studio, ma altre due o tre persone che erano a conoscenza della situazione mi dicevano: 'Amico, assicurati di avere un altro lavoro. Le voci di corridoio lo vedono come un disastro. E va bene. Al momento sei protagonista in un film a Hollywood, giusto? Non dire loro che è tratto da un fumetto. Questo non significa niente. Di' solo che sei un protagonista nel film, e, almeno, riuscirai a ottenere delle audizioni. Magari ti daranno un'altra possibilità'. Ricordo di aver ricevuto quel consiglio, e ho detto: 'Va bene, facciamo un provino'".
Per fortuna, le cose sono andate diversamente, quello di Wolverine si è rivelato essere il ruolo più iconico mai interpretato da Hugh Jackman, che gli è rimasto legato per ben 17 anni.