Wonder Woman 1984, Patty Jenkins: "Chiusura cinema? Processo irreversibile"

In attesa dell'uscita di Wonder Woman 1984, Patty Jenkins ha commentato la chiusura dei cinema che, di questo passo, rappresenterà un processo irreversibile.

Patty Jenkins, regista di Wonder Woman 1984, ha spiegato come la chiusura prolungata dei cinema rappresenterà un processo irreversibile, un punto di non ritorno che porterebbe le persone a dover rinunciare per sempre all'esperienza cinematografica.

Tra i tantissimi film che hanno assistito al rinvio della propria uscita nei cinema a causa dell'emergenza sanitaria, spicca Wonder Woman 1984. Il film che segna il ritorno di Gal Gadot nei panni della supereroina DC sarebbe dovuto arrivare nei cinema a giugno ma è stato poi rimandato per ben tre volte prima di avere una data di rilascio che, a questo punto, tutti sperano rappresenti quella definitiva. Il pubblico americano avrà modo di vedere il film al cinema a partire dal 25 dicembre, mentre in Italia per farlo bisognerà attendere il 14 gennaio 2021.

Wonder Woman: Gal Gadot e la regista Patty Jenkins sul set
Wonder Woman: Gal Gadot e la regista Patty Jenkins sul set

Nel frattempo, le sale Cineworld hanno nuovamente chiuso i battenti in tutto il mondo e mercati importanti come quelli di New York e Los Angeles rimangono ancora chiusi al pubblico. In una recente intervista rilasciata a Reuters, la regista di Wonder Woman 1984, Patty Jenkins, ha avvertito che il danno causato dalla chiusura completa dei cinema sarà difficile da riparare, unendosi così al coro dei registi di Hollywood che si appellano al governo degli Stati Uniti per aiutare a salvare i cinema.

"Se blocchiamo il sistema, questo rappresenterà un processo irreversibile", ha detto Jenkins. "Potremmo perdere l'esperienza cinematografica per sempre". Sebbene quasi tre quarti dei cinema statunitensi siano aperti e Tenetabbia rianimato il botteghino globale con un incasso di oltre 307 milioni di dollari, le major stanno continuando a rimandare i loro film al prossimo anno, basti pensare al recente rinvio di Dune di Denis Villeneuve e di No Time to Die con Daniel Craig.

"Potrebbe diventare qualcosa di simile a quanto accaduto all'industria musicale, quando si sgretola l'intero settore divenendo qualcosa che non può essere redditizio", ha detto la regista che ha poi aggiunto: "Non credo che nessuno di noi voglia vivere in un mondo in cui l'unica opzione sia quella di portare i propri figli a guardare un film nel salotto di casa e non avere più un posto dove poter andare per un appuntamento".

In questi giorni, a far discutere è stata poi la scelta della Disney di far uscire Soul direttamente su Disney+ il giorno di Natale. In ogni caso, sia Jenkins che Warner Bros. ci tengono a sottolineare come l'uscita diretta in streaming non sia affatto considerata per Wonder Woman 1984. "Spero davvero che saremo tra i primissimi a tornare in sala e a mettere così il film a disposizione di tutti" ha detto la regista a proposito del ruolo del film nella speranza di ricominciare ad andare al cinema già da questo inverno.