In un'intervista per Entertainment Weekly, Anna Kendrick si è soffermata sul suo debutto alla regia Woman of the Hour, un dramma true crime che l'ha vista recitare da protagonista. L'attrice ha dichiarato di essere molto contenta di non aver combinato un disastro.
In quanto opera prima dietro la macchina da presa, Kendrick nutriva del timore sull'esito del film e ha confessato di essere soddisfatta del buon esito del lavoro, cercando di spiegare il motivo durante la chiacchierata con il magazine.
Niente flop
La star di Pitch Perfect interpreta Cheryl Bradshaw, una donna che partecipò al programma tv The Dating Game nel 1978 e venne abbinata ad un serial killer e stupratore, Rodney Alcala. Dopo essere rimasta coinvolta nel progetto come attrice e produttrice, Kendrick si è proposta per la regia.
"Il fatto che il film sia effettivamente un film e non solo un disastro totale è un tale sollievo che parte di me sente un'ondata ancora più intensa di sindrome dell'impostore" ha ironizzato Kendrick. Nonostante si sia sentita terrorizzata all'idea di dirigere e la sua fiducia andava e veniva sul set, ha dichiarato che la ritiene l'esperienza creativa più gratificante della sua vita.
Nonostante possa essere interessata a proseguire la carriera da regista, Anna Kendrick ha scherzato sul fatto che se non dovesse continuare il pubblico potrebbe non sapere che la sua regia è stata in effetti una combinazione fortuita di eventi.
Ora la domanda che l'attrice si pone è: che cosa fare? "Sarei fortunata ad avere qualcosa che si avvicini di nuovo a questa esperienza, quindi sarò sempre alla ricerca di quella sensazione" ha spiegato Kendrick. Woman of the Hour debutterà su Netflix il prossimo 18 ottobre. Nel cast del film, insieme ad Anna Kendrick, troviamo anche Daniel Zovatto, Nicolette Robinson, Tony Hale Kathryn Gallagher e Kelly Jakle.