Westworld 3 si è conclusa con l'episodio Crisis Theory e dopo la messa in onda i creatori della serie Jonathan Nolan e Lisa Joy hanno commentato quanto accaduto nel finale di stagione, in particolare gli eventi riguardanti Dolores.
Ovviamente la notizia
contiene spoiler
, quindi non proseguite con la lettura se non avete ancora visto la puntata.
Nel finale della terza stagione della serie - qui potete leggere la recensione del finale di Westworld 3 - Dolores, interpretata da Evan Rachel Wood, è riuscita a far eliminare l'intelligenza artificale Rehoboam, ma apparentemente è stata cancellata dall'esistenza.
Nolan ha però sottolineato che potrebbe non essere l'ultima volta che i fan vedono sugli schermi Evan Rachel Wood: "Lasciatemi chiarire: Dolores se ne è andata. Non parleremo pubblicamente della direzione che lo show prenderà nella quarta stagione, ma la cosa divertente è che fin dall'inizio io e Lisa volevamo realizzare uno show costantemente in grado di reinventarsi, che potesse essere diverso ogni stagione. Penso sia importante che in un show in cui la morte può essere così non permanente - dopo tutto sono dei robot - si sottolineasse quanto accaduto con Dolores. Quella versione di quel personaggio è uscita di scena. Amiamo Evan Rachel Wood e non abbiamo iniziato a parlare pubblicamente di come sarà lo show in futuro. Ma sarà davvero diverso".
La produttrice Denise Thé ha ammesso che è stato doloroso vedere realizzare sul set la scena in cui Dolores viene cancellata e i suoi ricordi vengono portati via, oltre a rivivere la sua vita e le atrocità di cui è stata vittima: "Per me quel momento in cui dice che ha scelto di vedere la bellezza è molto più forte e ancora più meraviglioso perché si è compiuto questo percorso di nuovo con lei e rivissuto quei momenti. Per me era un momento davvero potente che ha permesso di completare il suo arco narrativo e concluderlo realmente, scegliendo di amare quegli esseri che, in certi modi, semplicemente le hanno strappato la vita, e innalzandola sopra tutto questo".
Jonathan Nolan ha sottolineato che non vuole rivelare nulla della quarta stagione e non ha voluto confermare che i protagonisti saranno Thandie Newton, Tessa Thompson e Jeffrey Wright, sottolineando che una delle idee alla base dello show è mostrare un attore alle prese con ruoli diversi, oltre a esplorare l'idea che ciò che sembra una persona è diverso da quello che è realmente. Il creatore ha sottolineato: "Amiamo quell'elemento e la sfida. Ovviamente è un cast grandioso e dare a tutti loro qualcosa in grado di metterli estremamente alla prova fa parte del divertimento. Quindi penso di poter anticipare che rivedremo alcuni di questi volti in circostanze diverse e alle prese con rapporti molto differenti".
Jonathan ha inoltre commentato il legame della serie con la situazione attuale dichiarando: "Siamo stati ispirati dalle proteste che si sono svolte a Hong Kong nel 2019. Non avrei immaginato, nemmeno pensando a un milione di anni, che qualcuno sarebbe stato così fottutamente stupido da protestare per una malattia, capite?". Nolan ha sottolineato che ci sono dei momenti in cui uno stato dovrebbe affrontare un problema collettivo, impersonale e non politico rimanendo uniti come una nazione: "Non ha nulla a che fare con quello di cui parla lo show, ma è la cosa complicata nel realizzarlo. L'idea di rivoluzione sociale è qualcosa che può essere interpretato e reinterpretato dalle persone in qualsiasi modo vogliano".
Lisa Joy ha inoltre aggiunto che il personaggio di Dolores è stato a lungo inconsapevole di essere bloccata in un loop e dava per scontato che i giorni scorressero sempre nello stesso modo. Solo in un secondo momento si è resa conto delle menzogne e delle strutture della sua vita di cui non era consapevole e questo l'ha obbligata a prenderne atto e a cercare di spezzarle per cambiare la propria vita: "Penso che lo stesso accada alle persone, può accadere alle organizzazioni, a questi gruppi di persone e sistemi e comportamenti che diventano ripetuti e in qualche modo degradatati e corrotti con la ripetizione. Penso che la storia umana tendi a essere ciclica, in vari modi ed è stato impossibile avere periodi di pace senza interruzioni o tranquillità senza pause. Gli esseri umani non ne sono stati capaci. Vanno in pezzi e poi si riassemblano sempre ed è terribile ed è difficile, ma siamo una specie che trae dalle macerie, spero, qualcosa in modo da poter iniziare e costruire qualcosa di nuovo. L'idea che la rivoluzione faccia parte di quel ciclo della storia umana non è qualcosa che abbiamo inventato noi, è semplicemente qualcosa di presente se si considera qualsiasi storia di ogni società nel mondo".
Nolan ha voluto chiarire che non hanno intenzione di realizzare sei stagioni perché affrontano passo dopo passo l'evoluzione della storia, pur avendo ideato il racconto con un inizio, una parte centrale e una fine: "Quando si ha uno show come questo si vuole rimanere in onda fino a quando si sta raccontando una storia coinvolgente. Ci stiamo avviando verso la fine, ma non l'abbiamo del tutto pianificata. A questo punto parte del lavoro è prendere in considerazione il resto della storia che dobbiamo raccontare. Si tratta di due impulsi in contrasto tra loro. Non vuoi allontanarti dalle persone che sono così talentuose e cool. Sono tutte persone adorabili e amano lavorare insieme e ci piace collaborare con loro. Al tempo stesso non vuoi rimanere più del dovuto. Devi raccontare una storia e vuoi andartene senza lasciare la sensazione di essere rimasti più di quanto fosse necessario. Quindi stiamo cercando di equilibrare queste cose".
Gli autori hanno infine spiegato che, per ora, non si stanno preoccupando dei cambiamenti alle produzioni causate dalla situazione attuale che rende impossibile il lavoro sul set perché sono ancora nella fase di stesura della sceneggiatura.