Nel programma di Venezia 2023, oltre a Challengers che è stato ritirato pochi giorni fa, ci sono alcune assenze tra i titoli che molti fan speravano di vedere in anteprima mondiale in Italia, tra cui Dune: Parte 2 e Napoleon.
A spiegare la situazione è stato il direttore della Mostra in un'intervista rilasciata a Deadline.
La rinuncia di Challengers
Alberto Barbera ha spiegato che, dopo l'annuncio dello sciopero degli attori, Amazon e MGM hanno iniziato a valutare le proprie opzioni riguardanti il film Challengers diretto da Luca Guadagnino. Il direttore ha sottolineato: "Hanno passato una settimana a parlarne, come abbiamo fatto io e Luca. Luca ha cercato di convincerli a compiere una decisione diversa. Ed è stato difficile e complicato, ma giovedì mattina Sue Kroll di Amazon mi ha chiamato per comunicarmi la decisione. Abbiamo dovuto fare una corsa per trovare un sostituto per il film di apertura. Ci è dispiaciuto perdere Challengers perché è un film spettacolare. Hanno pensato che avrebbe penalizzato le prospettive commerciali lanciare il film senza il sostegno di Zendaya".
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I titoli che mancano all'appello
Le scelte riguardanti i film in programma sono state definite due settimane fa, prima dell'inizio dello sciopero, ma nessuno ha ritirato le opere scelte nonostante l'assenza delle star, tra cui ci saranno anche Emma Stone e Bradley Cooper che, nonostante sia regista di Maestro, ha già detto che non ha intenzione di partecipare se non si sarà ancora trovato un accordo.
Barbera ha quindi parlato dei titoli assenti dichiarando: "Warner Bros mi aveva detto a febbraio che Dune: Parte Due non sarebbe stato pronto. Per quanto riguarda Napoleon il film non è del tutto pronto, ma inoltre Apple non era particolarmente disposta a venire a Venezia. Sembra che per loro il budget fosse un problema. Non l'ho capito del tutto. Spero di incontrarli presto e capire per la prossima volta. Non penso che nemmeno Blitz fosse prontp. Per quanto riguarda Assassinio a Venezia, sarebbe meglio avere la conferma di Disney. Ne abbiamo parlato, ma la decisione è stata di non proiettarlo qui".