Annunciato il programma di Venezia 2021, che vede scendere in campo nel concorso internazionale cinque pesi massimi italiani: È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, Freaks Out di Gabriele Mainetti, America Latina, nuovo film dei fratelli D'Innocenzo, Qui rido io di Mario Martone e l'outsider Il buco di Michelangelo Frammartino.
Tanti i titoli appetibili in questa 78. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, che si terrà al Lido di Venezia dal1'1 all'11 settembre 2021 e che vede 19 titoli presenti nella competizione internazionale. Nutritissima la pattuglia italiana che annovera ben cinque film in concorso (e tre fuori concorso): Paolo Sorrentino presenterà il suo film più personale, È stata la mano di Dio, Gabriele Mainetti è atteso al varco con l'opera seconda, l'ambizioso Freaks Out, ma l'attenzione è concentrata anche su America Latina, che vede i fratelli D'Innocenzo tornare a dirigere Elio Germano dopo il successo di Favolacce. Il veterano della competizione Mario Martone racconta la storia del commediografo Eduardo Scarpetta in Qui rido io e a completare la cinquina troviamo anche l'emozionante Il buco di Michelangelo Frammnartino, che ricostruisce l'impresa che portò a scoprire la seconda grotta più profonda del mondo, l'Abisso di Bifurto.
A contendersi il Leone d'Oro oltre al preannunciato Madres Paralelas di Pedro Almodóvar, che sarà il film di apertura, anche il biopic di Pablo Larrain, Spencer, con Kristen Stewart nei panni di Lady Diana, e The Power of the Dog, di Jane Campion, lacerante scontro familiare con un supercast composto da Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons e Thomasin McKenzie.
Ritorno a Venezia per la ribelle Ana Lily Amirpour con il suo nuovo lavoro, Mona Lisa and the Blood Moon, mentre debutta a Venezia la regista francese Audrey Diwan con un film durissimo sull'aborto, L'événement. Ben più leggero lo sfrenato Official Competition, caustica presa in giro del narcisismo delle star con Penelope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Matinez. dopo il premio alla regia torna a Venezia 2021 anche Michel Franco con il misterioso Sundown, interpretato da Tim Roth e Charlotte Gainsbourg.
Tornano in forza gli americani e alcuni dei divi che l'anno scorso erano un po' mancati sul red carpet. Tra di loro Maggie Gyllehaal, che debutta in veste di regista con The Lost Daughter, adattamento de La figlia oscura di Elena Ferrante, Willem Dafoe, Tye Sheridan e Oscar Isaac, star del nuovo lavoro di Paul Schrader, The Card Counter.
Incredibilmente ricco anche il Fuori Concorso, dominato dalla presenza dell'horror Halloween Kills, interpretato dalla star Jamie Lee Curtis che riceverà il Leone d'oro alla carriera e The Last Duel di Ridley Scott, con Matt Damon, Ben Affleck e Adam Driver oltre al preannunciato Dune di Denis Villenueve. Presenti nel fuori concorso anche il misterioso horror londinese di Edgar Wright Ultima notte a Soho, interpretato dalla star de La regina degli scacchi Anya Taylor-Joy, e la miniserie Scenes From a Marriage, con Oscar Isaac (presente quest'anno con tre opere) e Jessica Chastain.
Tra gli italiani La scuola cattolica di Stefano Mordini, Il bambino nascosto di Roberto Andò, che sarà anche il film di chiusura di questa edizione, Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, oltre al documentario Viaggio nel crepuscolo, sull'Italia degli anni '60-'70, tanti i film non-fiction a tema musicale: Hallelujah, sulla vita e l'opera del cantautore Leonard Cohen, un film dedicato a Ezio Bosso e un focus su Fabrizio De André diretto da Roberta Lena, che prevede un esibizione del figlio Cristiano De André a Venezia a fine proiezione.
Nel concorso di Orizzonti spiccano Il paradiso del pavone, terzo lungometraggio di Laura Bispuri che segna il suo debutto veneziano, il violentissimo Rhino dell'ucraino Oleg Sentsov, il film d'animazione giapponese Inu-Oh e Atlantide del videoartista Yuri Ancarani, girato sulla Laguna di Venezia. La regista iraniana Shirin Neshat fa ritorno in Orizzonti extra, nuova sezione che espande orizzonti, con Land of Dreams, interpretato da Matt Dillon e Isabella Rossellini e l'italiano La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland Sejko.
Per la prima volta la Biennale Cinema, insieme alle Giornate degli Autori e alla Settimana della Critica, festeggeranno insieme il regista italiano Citto Maselli il 5 settembre con la proiezione di Storia d'amore, film del 1986 che fece vincere a Valeria Golino la Coppa Volpi.