Jennifer Kent, giurata della Mostra del Cinema di Venezia 2019, ha espresso la propria delusione per la presenza di solo due donne in concorso.
La polemica sulla scarsa presenza di registe donne in concorso a Venezia 2019 ha preso corpo quando Alberto Barbera ha annunciato il programma una settimana fa. Alcuni media americani hanno aizzato il fuoco sottolineando la bassa percentuale di registe nel concorso internazionale. E in concorso, lo scorso anno, l'unica donna era l'australiana Jennifer Kent, protagonista di un increscioso incidente quando è stata insultata da un giovane accreditato alla fine della proiezione stampa del suo The Nightingale.
Quest'anno il numero delle donne in concorso è raddoppiato, visto che ci saranno la saudita Haifaa Al-Mansour con The Perfect Candidate e l'australiana Shannon Murphy con l'opera prima Babyteeth. Un numero ancora troppo basso per Jennifer Kent, che sarà tra le star presenti a Venezia 2019, come confessa lei stessa a Indiewire:
"Speravo che le donne in concorso fossero di più. Ci sono donne incredibili là fuori che fanno film e abbiamo bisogno di vederli, devono essere nei festival, nei festival di serie A, devono avere la stessa opportunità che hanno gli uomini. Tutto quello che posso dire dalla mia prospettiva è continuate a fare film, non importa quanto sia dura."
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Parlando della futura esperienza di giurata, Jennifer Kent aggiunge: "E' davvero importante avere una voce femminile in giuria. A volte mi chiedo se The Nightingale è stato accolto in quel modo perché era diretto da una donna. Non possiamo evitare tutto questo, ma cosa possiamo fare" Possiamo andare avanti e raccontare storie in un crediamo. In termini di incoraggiamento, non posso che incoraggiare le giovani donne ad avere fede nella propria voce e a credere che i loro film verranno fatti e che la gente li vorrà vedere. Abbiamo bisogno di voi."