Ritorna al Teatro Nuovo e al Visionario uno degli eventi più attesi dagli spettatori, dagli appassionati, dagli esperti e dagli addetti ai lavori di mezzo pianeta: Far East Film, il grandissimo Festival con cui il Centro Espressioni Cinematografiche indaga dal 1999 gli spazi creativi dell'Estremo Oriente. Un Festival popolare e vivo che, senza mai tradire il binomio qualità/divertimento, ha saputo via via ritagliarsi un posto davvero unico nell'affollatissimo panorama contemporaneo...
Dal 20 al 28 aprile, dunque, la nona edizione offrirà un catalogo di 59 pellicole (cioè le migliori preview targate Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Filippine, Thailandia, Taiwan) dove brilleranno gioielli tanto preziosi quanto diversi fra loro: il massiccio tributo a Patrick Tam, per esempio, che celebrerà il padre della new wave anche attraverso i suoi tv-movie (16 ore complessive), oppure NANA 2, cult nipponico (MTV sta trasmettendo gli episodi di NANA in cartone animato!) attorno al quale si è già scatenato da settimane l'entusiasmo dei fan italiani, oppure, ancora, il tradizionale appuntamento con l'Horror Day, maratona panasiatica del brivido. E non dimentichiamo, poi, la favolosa presenza di Kim Hye-soo, splendida e irraggiungibile super-diva coreana: uno dei massimi colpi messi a segno, in questi anni, dalla manifestazione.
Se le aspettative del pubblico verso l'amatissima Corea troveranno terreno fertile (14 titoli in programma, cominciando dal primo vincitore degli Oscar orientali: The Host), Far East 2007 testimonierà la rinascita del cinema di Hong Kong (7 film idealmente capitanati da Confession Of Pain di Andrew Lau e Alan Mak, gli stessi autori dei tre Infernal Affairs) e potenzierà ulteriormente la sezione giapponese e la sezione cinese. Dall'isola del Sol Levante raggiungeranno infatti Udine 14 pellicole, tra cui il mega-fantasy Dororo che il 20 aprile terrà ufficialmente a battesimo il Festival, mentre dalla patria della Grande Muraglia arriveranno ben 8 film mainland (cifra record) chiamati a documentare un clamoroso processo di modernizzazione e una cinematografia in piena espansione.
La Cina, oggi, pensa a polverizzare il box-office, la censura ha allargato le proprie maglie, parecchi autori messi all'indice vengono riabilitati, gli script diventano sempre più audaci. E il Festival del Cec, ovviamente, non poteva certo lasciarsi sfuggire il torbidissimo Curiosity Kills The Cat, sulla scia di Attrazione fatale, né tantomeno il coraggioso The Matrimony, primissimo ghost-melò nella storia del cinema cinese: le restrizioni governative, fino ad ora, avevano sempre vietato i temi paranormali.
Di temi paranormali, invece, si nutrirà abbondantemente l'Horror Day, in cartellone giovedì 26 aprile, che delizierà i fedelissimi adepti allargando il proprio campo d'azione a due territori inesplorati: quelli della Thailandia e della Malesia. E batte proprio bandiera malese il film forse più originale dell'intera sezione: Chermin, una variante musulmana dell'Esorcista che si chiude nel segno del Corano e di un rituale svolto invocando la protezione di Allàh...
Ricordiamo che tutte le informazioni utili sulla nona edizione possono essere trovate anche in Rete, consultando il sito www.fareastfilm.com, e che, come ogni anno, non mancheranno le guest star, i frequentatissimi incontri con il pubblico e, naturalmente, l'Audience Award, vero e proprio simbolo di Far East Film: un Festival uguale soltanto a se stesso che, delegando agli spettatori il "verdetto conclusivo", conferma fino in fondo la propria vocazione autenticamente popolare...