Valentina Nappi potrebbe scendere in politica se il filtro anti porno della Lega dovesse trasformarsi in legge e dunque in realtà. La pornostar l'ha scritto a chiare lettere sulla sua pagina Twitter.
Di cosa stiamo e stanno parlando? Tutto è nato da un emendamento, sostenuto dal senatore della Lega Simone Pillon, contenuto nel decreto legge Giustizia, che propone di bloccare i contenuti pornografici in rete. Il filtro anti porno leghista è una sorta di parental control e potrà essere disattivato solo quando il titolare del contratto telefonico comunicherà la propria decisione al gestore. Lo scopo, per la Lega, sarebbe quello di evitare che i minori possano avere accesso non solo ai contenuti hard ma anche a quelli violenti o comunque inadatti al pubblico più giovane. Il decreto potrebbe essere convertito in legge il prossimo 29 giugno e sta facendo molto discutere.
Valentina Nappi, infatti, non è stata la sola a protestare contro il filtro censorio, ma è quella che l'ha fatto con più convinzione, fino a minacciare una propria discesa in politica pur di arginare il fenomeno.
"Minaccia" che non solo a molti ha portato alla mente l'elezione di Ilona Stalleralla Camera nelle fila del Partito Radicale (era il 1987), ma a cui proprio Simone Pillon ha risposto, anche se non dai banchi del Parlamento ma, almeno per il momento, solo dall'arena di Twitter.