Botteghino e critica sembrano promuovere all'unanimità L'uomo invisibile, e con lui il suo regista, Leigh Whannell. Il grande successo del film ha molto probabilmente aperto le porte a ulteriori progetti con Universal: che sia Dracula il prossimo mostro classico del cinema a ricevere un reboot e un restyling in chiave moderna?
L'uomo invisibile sancisce finalmente una vittoria per la Universal dopo diversi anni di tentativi nel rispolverare e riportare in scena le sue creature cinematografiche dell'horror classico. Il primo esperimento con La Mummia non fu proprio incoraggiante e anche la rilettura del principe delle tenebre fatta con Dracula Untold fu praticamente un mezzo disastro.
L'operazione più recente a dare un pizzico più di fascino al personaggio è stata la serie tv Dracula uscita su Netflix, ma anche in quel caso i momenti calanti non sono mancati, quindi un nuovo tentativo con il re dei vampiri sarebbe tutt'altro che superfluo, anche perché Leigh Whannell punterebbe ad attuare una manovra molto simile a quella usata per L'uomo invisibile, ovvero la trasposizione del personaggio nella nostra contemporaneità, con grande approfondimento psicologico e molto meno mitologia.
L'uomo invisibile primo con 29 milioni al box office USA
Il regista di L'uomo invisibile ha infatti già palesato alcune ottime idee per il possibile reboot di Dracula, del quale si parla ancora in maniera totalmente ipotetica. In una recente intervista a Bloody Disgusting ha dichiarato che tenterebbe di riportare il vampiro alla sua essenza spaventosa, alla sua mancanza di pietà. E pensando a una versione contemporanea di Dracula aggiunge: "Forse lui beve sangue, ma dietro non ci sono mantelli, non ci sono fulmini, non c'è nebbia o lupi mannari. É solo uno psicopatico che beve sangue."