Sophia Loren e Cary Grant grandi protagonisti stasera in TV su La7, in prima serata, con Un marito per Cinzia, la commedia diretta da Melville Shavelson nel 1958.
Ironia della sorte nel nome: Sophia Loren trovò davvero marito durante la lavorazione del film, il produttore Carlo Ponti (che era riuscito ad ottenere l'annullamento del primo matrimonio), mettendo così fine al flirt con il collega che rese l'atmosfera sul set parecchio "frizzante".
Dopo la morte della moglie, dalla quale da qualche anno viveva separato, Tom Winters (Cary Grant) va a riprendersi i suoi tre bambini. Ma i piccoli, che vivevano con i nonni, lo considerano quasi un estraneo e si trovano a disagio nella grande città. Una sera il più grande scappa ed incontra Cinzia (Sophia Loren), una ragazza italiana, figlia di un celebre direttore d'orchestra in tournè negli Stati Uniti, a sua volta scappata dal padre. Il bambino s'affeziona a lei e insieme ai fratellini convince Tom a prenderla come loro governante.
Cinzia si trasferisce quindi sul barcone sul fiume dove vive adesso la famigliola: non è pratica di faccende domestiche ma riesce a conquistarsi l'affetto di tutti. A poco a poco Tom e Cinzia si innamorano suscitando però la ribellione da parte dei bambini...
Scritta originariamente da Betsy Drake, terza moglie del divo americano - che avrebbe dovuto interpretare la parte di Cinzia proprio per volontà di Grant - la sceneggiatura di Un marito per Cinzia fu pesantemente rimaneggiata per via di un "imprevisto" sentimentale: Cary Grant a 54 anni perse completamente la testa per Sophia Loren, all'epoca 24enne.
Gli sceneggiatori dovettero così darsi da fare per adattare la nuova Cinzia alla giovane attrice italiana, rendendo così l'idea iniziale della Drake quasi irriconoscibile.
Ma i trambusti sul set non erano destinati a finire: nonostante la passionale relazione con Grant, Sophia Loren, proprio sul set di Un marito per Cinzia, accettò la proposta di matrimonio di Carlo Ponti, arrivata per procura. Mettendo così in difficoltà il regista e la produzione perchè Cary Grant, affranto e tradito, fu sul punto di far saltare tutto a poche settimane dalla fine.