Tutto su mia madre, uscito nel 1999, è uno dei film più importanti di Pedro Almodóvar. Una storia di disadattati, a cui il regista restituisce un po' di dignità, oltre che un omaggio al mondo femminile. Una delle scene più famose del film, il monologo di Agrado, è ispirata ad una storia vera e fu proprio questa autenticità, oltre alle performance di attrici del calibro di Penélope Cruz e Cecilia Roth, a far vincere l'Oscar e il Golden Globe per il miglior film straniero all'innovativo capolavoro del regista spagnolo.
Il monologo di Agrado ha luogo in circostanze molto particolari: "Lo spettacolo è sospeso, a chi lo desidera verranno ridati i soldi del biglietto, però, per chi non ha niente di meglio da fare, per una volta che venite a teatro, è un peccato andarvene, se restate prometto d'intrattenervi raccontandovi la storia della mia vita."
Il celebre "monologo di Agrado", interpretato da Antonia San Juan, è uno dei momenti più iconici di Tutto su mia madre, quello che non tutti sanno però è che qualcosa di incredibilmente simile era accaduto in un teatro argentino all'attrice Lola Membrives. L'impianto elettrico del teatro dove l'attrice lavorava si guastò, il regista sospese la serata ma l'attrice, di sua iniziativa, chiese al pubblico di rimanere: in cambio avrebbe raccontato loro la storia della sua vita.
"Mi chiamano Agrado perché per tutta la vita ho sempre cercato di rendere la vita gradevole agli altri. Oltre che gradevole sono molto autentica. [...] Quello che stavo dicendo è che costa molto essere autentica signora mia... e in questa cosa non bisogna essere tirchie, perché una più è autentica quanto più somiglia all'idea che ha sognato di se stessa." aggiunge un'immensa San Juan nel film di Almodóvar.