Federico Moccia scrisse Tre metri sopra il cielo nel 1992 ma il libro inizialmente fu un insuccesso: secondo quando raccontato dallo stesso scrittore, nessuno voleva pubblicarlo, così decise di farlo da solo ma anche questo suo gesto non portò a niente "finché è accaduto il miracolo."
"Tre metri sopra il cielo? Ci credevo. Step e Babi rappresentavano l'iniziazione di una generazione: qualunque ragazzo poteva identificarsi." Ha raccontato Federico durante un'intervista de La Nazione. "Era il 1992, avevo 27 anni. Mandai il dattiloscritto a tutti, nessuna risposta. Alla fine lo pubblicò a mie spese una piccola casa editrice."
"Mi costò tre milioni di lire, tutti i soldi guadagnati con il cinema. Pensavo: 'cazzo, questa è la storia che io vorrei leggere, perché non la capiscono?' Mio padre cercava di consolarmi: 'può essere che il libro sia brutto e abbiano ragione loro'. Ma io ho sempre sperato." Ha continuato lo scrittore.
Verso la fine dell'intervista Federico Moccia ha parlato di quello che ha definito 'il miracolo': "Erano passati dodici anni e, per motivi sconosciuti, Tre metri sopra il cielo girava tra i liceali del Giulio Cesare. Passaparola e montagne di pagine fotocopiate. Un giorno entrò in copisteria il produttore Riccardo Tozzi, spedito lì da suo figlio, vide le pile di fogli e si incuriosì. Il libro fu ripubblicato da Feltrinelli: 30mila copie in tre giorni e due milioni in totale."