Durante un'intervista di Nocturno.it Serena Grandi ha parlato del suo primo film: "Si intitolava Tranquille donne di campagna, del 1980, per la regia di Claudio Giorgi, vero nome Claudio De Molinis, con Philippe Leroy, Rossana Podestà, Silvia Dionisio. Avevo 22 anni e non sapevo neppure da che parte fosse la macchina da presa."
La Grandi, durante la conversazione con il giornalista, ha parlato del suo primo ruolo: "Quando mi sono trasferita a Roma ero giovanissima, ho cercato subito un fotografo e sono andata da un agente che, dopo due settimane, mi disse: 'Devo farti conoscere questo regista che ha bisogno di una cameriera'. Cameriera? 'Cerca di capirmi: una parte da cameriera in un film'".
"Beh, pensai, tante grandi attrici hanno cominciato nel ruolo di cameriera... Perché no? De Molinis, il regista, mi fece venire a prendere alle sei di mattina: il mio ruolo durava tre settimane. Oggi che insegno il metodo Stanislavskij dico sempre ai miei allievi 'Dovete studiare, studiare...'. Io, al contrario, ero un'autodidatta: venni presa solo perché avevo una bella faccia." Ha continuato l'attrice.
A proposito di Tranquille donne di campagna la Grandi ha aggiunto: "Era la storia di una famiglia patriarcale, dove anche la cameriera veniva schiavizzata. Giravamo a Tivoli, in una casa meravigliosa. Quando arrivai sul set, Rossana Podestà mi guardò e mi disse: 'Oddio che faccia cinematografica hai!'. Non essendo abilitata a leggere il copione, mi passavano le battute volta per volta. Mi ricordo che ci fu una scena erotica in un pagliaio dove il padrone, Leroy, cercava di sedurmi. Ho fatto anche un'altra cameriera in In nome del popolo sovrano di Magni... ma lì mi ero spogliata poco, si vedeva solo il seno."