E' stato l'incontro con Giuseppe Tornatore l'appuntamento più importante della prima giornata del NapoliFilmFestival. Il regista siciliano, spesso restio a rilascare interviste, ha parlato per più di un'ora dei suoi legami con la città di Napoli, dove ha girato il suo film di esordio Il Camorrista, e del faticoso successo di Nuovo Cinema Paradiso, svelando gustosi retroscena e ricostruendo la travagliata storia del film dalle stroncature iniziali di critica e pubblico fino al successo arrivato attraverso il festival di Cannes e l'Oscar. Circa 350 studenti universitari, inoltre hanno seguito la lezione di cinema tenuta dal regista al Warner Village Metropolitan nell'ambito del ciclo Parole di Cinema del Napolifilmfestival. Tornatore ha parlato al termine della proiezione di Una pura formalità, film del 1994 con Roman Polanski e Gerard Depardieu, di cui ha raccontato alcuni aneddoti della lavorazione del film.
Uno degli studenti presenti in sala, inoltre ha chiesto a Tornatore di soffermarsi sulla realtà napoletana di oggi, guardando la città a vent'anni di distanza dall'uscita de Il Camorrista, che sarà riproposto al Napolifilmfestival giovedì 9 giugno (al Warner Village Metropolitan alle ore 11 e 17.30 ). "Il problema della criminalità organizzata - ha risposto il regista - va ormai visto in una prospettiva più ampia, che abbracci tutta l'Italia. E' un male di vivere diffuso di cui soffre ovviamente anche la mia Sicilia. Era un problema critico 20 anni fa quando girai Il Camorrista e lo è ancora oggi. Ci sarebbe bisogno sicuramente di una maggiore stabilità politica per tentare di migliorare la situazione. Sinceramente non so dire come le cose potrebbero essere diverse se oggi ci fosse ancora la sinistra al governo, ma sicuramente qualcosa sarebbe cambiato".
Hanno inaugurato la prima giornata del festival napoletano, inoltre il deludente I fatti della banda della Magliana, unico film italiano in concorso nella sezione Euromed; l'ottimo Sorgo Rosso di Zhang Yimou, al quale verrà assegnato il premio alla carriera; e l'immortale Il Gattopardo di Luchino Visconti. Una buona giornata di apertura per il festival che nei prossimi giorni porterà a Napoli star di livello internazionalre come Marisa Tomei, Sigourney Weaver e Cate Blanchett.
Per mercoledì 8 giugno, alle 18.30, nell'ambito del concorso Europa, Mediterraneo, è prevista invece la proiezione di Cose per le quali vale la pena vivere di Manuel Gomez Pereira, protagonista del film è Ana Belen nel ruolo di Hortensia, una donna di mezza età, che dopo essere stata lasciata da suo marito, si dedica esclusivamente al lavoro e al figlio fino a quando nella sua vita non entra Jorge. Sempre al Warner Village Metropolitan, mercoledì 8 giugno alle 22.30 si terrà in anteprima esclusiva Bad Guy, di Kim Ki-Duk, inedito in Italia. Il film racconta la storia di una ragazza che incontra il boss di un quartiere a luci rosse di Seoul che la costringe a prostituirsi. Una delle scene più toccanti dell'opera, quella in cui la protagonista accovacciata sulla spiaggia vede un suo alter ego scomparire tra le onde, è impreziosita dalla voce di Etta Scollo. La musicista siciliana, molto nota in Germania e in Austria, interpreta infatti in italiano il pezzo "I suoi fiori" da lei stessa composto.