Quella magica illusione che conosciamo con il nome di cinema, un momento vicino e simile al sogno, nell'ormai tradizionale rassegna-cineforum monopolitana non si chiuderà nell'orizzonte di una fruizione passiva, ma sboccerà come una vera e propria occasione di dialogo ed incontro con i protagonisti.
Con il riconoscimento ufficiale del Presidente della Repubblica, riparte il prossimo 12 gennaio 2007 la rassegna-cineforum Sguardi di Cinema Italiano, promossa dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli e dal Liceo Galilei di Monopoli, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Bari.
La manifestazione, vetrina della produzione cinematografica nazionale d'autore, è organizzata dall'Associazione Sguardi, sotto l'egida del direttore artistico Michele Suma, che dichiara: "Sarà la nostra festa del Cinema, con 11 appuntamenti e tanti ospiti, per trascorrere serate di cinema e di parole sul cinema. L'obiettivo, come di consueto, è di mettere insieme giovani ed adulti, che s'incontrano il venerdì sera per vivere belle serate di cinema, di immagini di qualità e di liberi dialoghi con gli autori di lavori che raggiungono difficilmente gli schermi della nostra regione".
La rassegna, infatti, giunta all'ottava edizione, si snoderà lungo i primi tre mesi del 2007, scandita da 11 importanti proiezioni, fra cui ben quattro anteprime nazionali: una nuova occasione per Monopoli per ripresentarsi una volta ancora come il grande schermo del Cinema Italiano e trait d'union fra i registi della nuova produzione cinematografica nazionale d´autore ed il pubblico degli appassionati. Lo stesso assessore alla cultura di Monopoli, l'arch. Nicola Napoletano, ha affermato: "Il cineforum è un appuntamento al quale la città e il territorio non riesce più a rinunciare, un evento sempre molto atteso e cresciuto negli anni, che ha raggiunto riconoscimenti nazionali, come confermato dalla Targa conferita in occasione di questa imminente edizione dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano".
Anche la Federazione Italiana Cinema d'Essai e l'Agis regionale sostengono con il loro patrocinio la manifestazione, che, di anno in anno, dimostra sempre più grande respiro, una grande forza promozionale e un'occasione di avvicinamento al cinema per i giovani. "Un vero progetto culturale totale, un investimento per le nuove generazioni, una rara occasione di dialogo e raccolto confronto con i preziosi ospiti", come ha dichiarato il dirigente del Liceo "Galilei", il prof. Adriano Petromilli.
La rassegna, da quest'anno, sarà anche sostenuta da due media partner d'eccezione: ControRadio e l'emittente televisiva Canale 7.
I primi registi che si presenteranno al numeroso pubblico del Visconti (non meno di 500 a serata!), sono il barese Andrea Costantino e la romana Giovanna Taviani, che il prossimo 12 gennaio introdurranno le loro rispettive pellicole: Il Provino, un esilarante cortometraggio che ha riscosso tanti successi in svariate rassegne e cineconcorsi di tutta Europa, e I nostri 30 anni, un particolare e prezioso docufilm realizzato da una figlia del cinema italiano, che ha voluto portare sul grande schermo una cinematografica sintesi sui più importanti momenti del cinema nazionale degli ultimi trent'anni.
Il 19 è il turno del regista Agostino Ferrente e del musicista Mario Tronco, già tastierista della Piccola Orchestra Avion Travel e fondatore dell'Orchestra di Piazza Vittorio, che presenteranno il particolarissimo lungometraggio sul progetto musicale che ha portato alla nascita dell'Orchestra, formazione del tutto inusuale per il nostro panorama artistico, orchestra multietnica autogestita nel cuore del quartiere Esquilino di Roma, dove gli italiani sono la vera "minoranza etnica". Il film di Ferrente, a questa esperienza dedicato, fa riflettere sul ruolo dell'arte, e della musica in particolare, come vero collante fra diverse etno-culture.
Il 26 gennaio è la volta di Marco Manetti dei Manetti Bros, che presenterà al pubblico un pluripremiato noir, Piano 17, una pellicola che nonostante l'esiguo budget distribuito sui vari partecipanti al film, ha ottenuto alti riconoscimenti, colpendo il pubblico delle sale per l'ottima sceneggiatura, l'attenta regia e l'oculata scelta degli attori, capaci di seguire il piglio deciso della narrazione.