Dopo l'apertura della serata di ieri con l'atteso L'arte di vincere - Moneyball, oggi è la volta dei primi titoli in competizione a questa ventinovesima edizione del Torino FIlm Festival: il primo è un interessante film francese che ha fatto molto parlare di sé già sulla Croisette nel mese di maggio, 17 ragazze di Delphine Coulin e Muriel Coulin, che racconta una sorprendente storia vera: quella di un gruppo di adolescenti di un piccolo villaggio transalpino che dedidono di comune accordo, in barba ai giudizi dei coetanei e delle ansie degli adulti, di diventare madri nello stesso momento.
Arriva dagli Stati Uniti la seconda opera in concorso, Mosse vincenti, dramedy che porta la firma di un acclamato regista televisivo quale Thomas McCarthy, autore anche del pluripremiato lungometraggio L'ospite inatteso; nel nutrito cast della pellicola, i due candidati all'Oscar Paul Giamatti e Amy Ryan, oltre alle deliziose Margo Martindale e Melanie Lynskey e al veterano Jeffrey Tambor. Nel film, Giamatti interpreta un avvocato che, in tempi di magra, s'inventa coach di wrestling in un liceo. Le cose si complicano quando si trova ad allenare un ragazzo che è nipote di un suo cliente.
Al via anche la rassegna Italian.doc con El Arbol de Las Fresas di Simone Rapisarda Casanova e Freakbeat di Luca Pastore (ma in serata sarà di scena anche Luca Guadagnino, fuori gara con Inconscio italiano), mentre protagonista assoluto della rassegna Festa mobile di oggi è il versatile cineasta francese Mathieu Amalric, che porta a Torino due opere molto diverse tra di loro, il corto Joann Sfar (dessins) e il TV movie tratto da Corneille L'illusion comique. Sotto i riflettori anche il nuovo sconvolgente documentario del grande Werner Herzog, Into the Abyss, che racconta una visita nelle carceri texane.