La notizia è senz'altro delle migliori: da un possibile reboot americano di Torchwood con la Fox, siamo passati alla quarta stagione dello show originale con la Starz, prendendo due piccioni con una fava. Innanzitutto, per quanto sarebbe stato interessante vedere una versione yankee della serie inglese, non avrebbe mai potuto competere con l'originale, che deve il suo successo agli autori e a tutta la crew, ma soprattutto alla presenza del brillante John Barrowman nel cappotto militare di Capitan Jack Harness. In secondo luogo si parlava di una versione più 'pudica' del nostro eroe che trasuda erotismo da tutti i pori, mentre con la Starz abbiamo la garanzia che Jack rimarrà l'irrimediabile don giovanni intergalattico di sempre, una qualità fondamentale del suo charme.
Inoltre al comando della nave ci sarà Russell T. Davies e questa è la garanzia che la serie tornerà con il suo smalto di sempre, anzi probabimente avremo delle avventure ancora più strabilianti da seguire, visto che come ha affermato in una dichiarazione Chris Albrecht, Amministratore Delegato della Starz "il budget per Torchwood sarà sicuramente allargato". Ma niente paura, il cuore pulsante della serie rimarrà comunque la 'storia', non c'è pericolo che Davies rinunci a una solida sceneggiatura in cambio di super effetti speciali, cosa di cui è certo anche Albrecth "Torchwood è uno sci-fi classico, dove tutto ruota intorno alla storia, non agli effetti speciali, ma ciò non toglie che apporteremo il nostro contributo e le nostre risorse alla produzione per garantire una qualità ancora più alta."
I cambiamenti più significativi riguarderanno le location, visto che l'azione si svolgerà negli U.S.A, in Gran Bretagna e in altre parti del pianeta, e la serie riprenderà da dove è terminata, con Jack e Gwen (Eve Myles) che devono affrontare la situazione e collaborare con nuovi agenti per monitorare il traffico alieno sulla Terra. Davies ha dichiarato di essere pienamente soddisfatto di come sono andate le cose, precisando che il rapporto con la Fox è stato di totale collaborazione e cortesia e che hanno ceduto i diritti senza approfittarne, ma considerato che hanno le mani colme con il nuovo progetto di Steven Spielberg (Terra Nova) non ci sorprende più di tanto. Inoltre Davies ha aggiunto che il format dello show, passato da monster-of-the-week alla miniserie Children of Earth, rimarrà tale, ma che "non sarà come Lost, non ci vorranno 20 anni per scoprire cosa sta succedendo, sarà una bella storia con un gran finale che si svilupperà in dieci puntate". Non possiamo che tirare un sospiro di sollievo.