Tony Binarelli, è morto il mago di Domenica in, aveva 81 anni

Tony Binarelli 81 anni, è morto in un ospedale di Roma dove era ricoverato da circa un mese: è stato il mago della Domenica In condotta da Corrado.

Tony Binarelli è morto a Roma oggi, 12 luglio 2022, all'età di 81 anni. Mago, prestigiatore, attore e controfigura è stato un personaggio molto noto al pubblico televisivo degli anni settanta, ospite per tre anni delle prime stagioni di Domenica In condotte da Corrado. Era ricoverato in ospedale da circa un mese, da tempo, infatti, lottava contro una lunga malattia.

Nato a Roma il 16 settembre 1940, ha debuttato sul piccolo schermo con lo sceneggiato Serata al Gatto Nero nel 1972. Ne 1974 partecipò al programma Foto di gruppo, condotto da Raffaele Pisu. Il successo, come abbiamo detto, arriva grazie alla partecipazione a Domenica In, qui si esibisce come prestigiatore, mentalista e mago, con qualche incursione nei fenomeni paranormali.

È stato consulente artistico del Teatro Sistina di Roma, ideatore di trasmissioni televisive di magia. Sul grande schermo ha partecipato a Bluff - Storia di truffe e di imbroglioni di Sergio Corbucci e a Io sto con gli ippopotami, il film di Italo Zingarelli nel 1979. Tony Binarelli, pseudonimo di Antonio Binarelli, è stato la controfigura di Terence Hill nel film Continuavano a chiamarlo Trinità, sue le mani che muovevano rapidamente le carte da gioco sul tavolo. "Io e Terence Hill - raccontò - avevamo a disposizione una maglia sola. Quella maglia bucata, sudata e sporca di polvere, dovevamo scambiarcela. Lui faceva la scena, poi la maglia la mettevo io e riprendevano le mani e così, tra fisarmoniche e ventagli, sembrava che Terence Hill fosse un grandissimo giocatore. Quando fecero la prima del film al cinema, dopo la scena della partita a carte, il pubblico fece un applauso. È un momento che ho appuntato al petto, più di molte altre medaglie".

Lo scorso anno, in occasione del suo 81esimo compleanno in un'intervista a Fanpage disse: "Temo la malattia. Arrivare a non capire più niente, perdere il proprio spirito".