Il reboot di Tomb Raider in arrivo su Netflix riprenderà da dove si è concluso Shadow of the Tomb Raider, l'ultimo videogame della saga uscito nel 2018.
A confermarlo è stata la showrunner Tasha Huo, tuttavia, lo show si muoverà all'interno della tradizione canonica che vede Lara Croft evolversi nella feroce avventuriera che i fan hanno conosciuto per la prima volta nei videogiochi degli anni '90.
Tomb Raider: The Legend of Lara Croft collegherà la Survivor Trilogy e il primo gioco di Tomb Raider uscito per PlayStation 1, fungendo in qualche modo da ponte. Il debutto della serie anime su Netflix è previsto per il 10 ottobre prossimo.
Con le sue meccaniche free-roam e la forte protagonista femminile, Tomb Raider è stato un titolo innovativo per la console e per le generazioni successive; Lara Croft è da allora un'icona del genere action-adventure. I videogiochi degli anni '90 raffiguravano Lara come una professionista capace e sicura di sé che non può mai sbagliare, ma il reboot del 2013 ha rilanciato il franchise esplorando i suoi primi anni di vita.
Tomb Raider: The Legend of Lara Croft, il nuovo trailer svela quando è ambientata la serie Netflix
In un'intervista a IGN, Tasha Huo ha rivelato che la serie Netflix affronterà gli archi intermedi (e inesplorati) di Lara tra il videogioco del 1996 e la Survivor Trilogy: "Avevo in testa l'intero canone, perché venivamo dalla serie Survivor, quindi dovevamo onorare chi era [Lara Croft] - la persona che era in quei giochi - ma trasferirla nella persona che era nei giochi con cui tutti abbiamo iniziato a giocare - quei giochi dei primi anni '90 in cui è una persona molto diversa", ha spiegato Huo.
La Survivor Trilogy è stata acclamata per la sua rappresentazione di Lara mentre supera le sue paure e le sue fragilità; i giocatori hanno vissuto la sua crescita fino a diventare l'iconico personaggio che abbiamo incontrato negli anni '90.