Shia LaBeouf, in una recente intervista rilasciata a Esquire, ha parlato apertamente dei suoi comportamenti che l'hanno portato più volte ad essere arrestato e delle soluzioni quasi estreme utilizzate per immedesimarsi nei personaggi che doveva interpretare.
Tra gli episodi citati dalla star c'è quanto accaduto sul set di Lawless, dove Shia si presentava quasi sempre ubriaco per essere più vicino al ruolo. La situazione gli è però sfuggita di mano e ha colpito con un pugno Tom Hardy, mandandolo a terra e causandone una reazione che ha obbligato le persone presenti a dividerli e tentare di calmarli prima che la situazione degenerasse.
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L'attore britannico non prova però rancore nei confronti del collega e al magazine ha spiegato: "A un performer viene chiesto di fare due cose: essere disciplinato e responsabile, comunicativo e rendere piacevole lavorarci insieme. E poi, dopo un secondo, viene chiesto di interpretare una persona psicopatica. In modo autentico". Tom, dopo aver sottolineato che per interpretare certi ruoli bisognerebbe essere delle persone forti, ha aggiunto: "I film drammatici non sono famosi per la capacità di attirare persone stabili".
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L'attore ha poi lodato il talento di LaBeouf, in particolare pensando a progetti come Transformers: "Shia ha la capacità di realizzare delle scene che costruiscono una realtà da qualcosa di totalmente fantastico. Sappiamo che i robot non sono realmente lì. Semplicemente non ci sono. Quando guardo Shia, però, è come se ci fossero davvero".