Watchmen non è l'unico film che rischia di non uscire mai nelle sale a causa di cavilli legali e Alan Moore non è il solo autore determinato a denigrare ogni adattamento ispirato al suo lavoro. L'agguerrito figlio di J.R.R. Tolkien, Christopher, sta conducendo da mesi un'aspra battaglia legale contro The Hobbit, attualmente in fase di preproduzione.
Christopher Tolkien si è sempre opposto a ogni adattamento tratto dalle opere del padre. Non ha visto la Trilogia ispirata al Signore degli Anelli di Peter Jackson, ma l'ha immediatamente odiata e recentemente si è rivolto al tribunale per bloccare la produzione di The Hobbit. A sostegno della sua tesi ha dichiarato che la New Line Cinema gli deve del denaro. Pare che adesso abbia trovato un giudice disposto ad ascoltare le sue ragioni.
Un giudice della Corte Suprema di Los Angeles infatti, ha deciso di rinviare a giudizio la New Line con l'accusa di aver frodato gli eredi di Tolkien. La New Line rischia così di dover interrompere la lavorazione della pellicola tratta da Lo Hobbit e di dover inoltre risarcire Tolkien Jr. con una cifra che si aggira sui 150 milioni di dollari. Il processo è previsto per ottobre 2009. Per allora The Hobbit dovrebbe essere ormai in fase avanzata di produzione e il rischio per la New Line di perdere un sacco di soldi diventa sempre più alto.